Luino | 12 Dicembre 2020

Ingresso in Italia di cittadini svizzeri: quali limitazioni sono previste?

L’attuale situazione penalizza fortemente le attività commerciali nella fascia di confine

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Articolo pubblicato da Confcommercio Ascom Luino

Da domenica 13 dicembre la Lombardia passa in zona gialla: cosa cambia per i cittadini svizzeri che, in precedenza, venivano numerosi in Italia a fare acquisti, per turismo o svago?

Di cosa cambi con il passaggio di zona, da arancione a gialla, abbiamo scritto in questo articolo.

Per quanto riguarda i trasferimenti da e per l’estero bisogna considerare che il DPCM 3 dicembre 2020 ha previsto, a partire dal 10 dicembre, il passaggio di una serie di Stati nell’elenco C, caratterizzato da un rischio epidemiologico superiore e quindi con maggiori restrizioni per chi proviene o si reca in queste nazioni. Tra questi stati vi è la Svizzera, oltre a praticamente tutte le nazioni che confinano con l’Italia (Francia, Austria, Slovenia) e molte altre nazioni europee (es. Germania).

Per chi entra in Italia da nazioni dell’elenco C (e quindi anche la Svizzera), il DPCM 3 dicembre 2021 prevede che:
– se l’ingresso avviene sino al 20 dicembre e dal 7 al 15 gennaio 2021 non vi è l’obbligo di quarantena se è stato effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 precedenti. In assenza di tampone obbligo di quarantena per 14 giorni.
– dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 se l’ingresso avviene per motivi di lavoro, urgenza, salute, studio, rientro al proprio domicilio o ricongiungimento familiare non vi è l’obbligo di quarantena se la persona è in possesso di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. In assenza di tampone vi è l’obbligo di quarantena per 14 giorni. Se l’ingresso in Italia avviene per un motivo diverso da quelli elencati in precedenza, vi è l’obbligo di quarantena per 14 giorni.

Questo premesso, sulla base di queste disposizioni, sembrerebbe che un cittadino svizzero non possa fare ingresso in Italia per turismo o per fare acquisti: siamo in attesa di ulteriori chiarimenti, ma la situazione di tutta la fascia di confine italiana dovrebbe essere questa. E in ogni caso l’obbligo di tampone nelle 48 ore precedenti, pena la quarantena di 14 giorni, rende difficoltoso l’ingresso in Italia.

Confcommercio Uniascom provincia di Varese si è attivata presso la Prefettura di Milano per avere chiarimenti in merito e per capire se vi fossero interpretazioni che consentissero di agevolare l’ingresso in Italia da parte dei cittadini svizzeri, ma visto l’impianto normativo nazionale (DPCM) ad oggi questo non sembra possibile.

Per quanto riguarda l’ingresso in Svizzera da parte di cittadini italiani, se lo spostamento avviene per motivi diversi da lavoro, urgenza, salute, studio, ecc. scatta l’obbligo di quarantena per 14 giorni. Nessun obbligo o limitazione quindi, ad esempio, per i frontalieri che si recano in Svizzera per motivi di lavoro. Il cittadino italiano che, invece, si recasse in Svizzera per sciare, al rientro in Italia dovrà restare in quarantena per 14 giorni.

L’emergenza Coronavirus in generale ha creato e sta creando serie difficoltà economiche a varie attività, ma in particolare al settore turistico, compresi i pubblici esercizi, al comparto commerciale e al terziario. Danni ancora più rilevanti nella fascia di confine, considerando la mancanza dei clienti stranieri ed in relazione al fatto che le festività natalizie da sempre rappresentano (rappresentavano) il periodo di maggiori incassi.

Confcommercio chiederà nelle sedi istituzionali un riesame delle attuali disposizioni e, comunque, la previsione di indennizzi adeguati per tutte le attività colpite dall’emergenza Coronavirus. Questo a tutela delle imprese, dei lavoratori dipendenti, di tutto l’indotto.

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