La situazione epidemiologica in Ticino è al momento estremamente incerta, come ribadito dal presidente del governo cantonale Norman Gobbi in occasione dell’ultimo appello rivolto ai cittadini dall’incontro con la stampa di lunedì pomeriggio a Bellinzona.
L’elevato numero dei ricoveri in ospedale genera una pressione notevole sulle strutture sanitarie, con conseguenze anche sulle attività ospedaliere non collegate al coronavirus. Una pressione che al momento resta irrisolta, e rispetto alla quale si registrano ogni giorno nuovi ricoveri di persone che dopo aver contratto il Covid necessitano di cure. Ammonta a 350 il numero complessivo di ricoverati, stando agli ultimi dati resi pubblici dall’Ufficio del medico cantonale. Quaranta di questi pazienti si trovano in terapia intensiva.
Considerata la situazione, il Consiglio di Stato ha quindi deciso di rafforzare la campagna di sensibilizzazione circa i comportamenti da osservare in vista delle festività. “Gli intensi contatti sociali che caratterizzano tradizionalmente le festività dovranno infatti essere ripensati, per evitare situazioni che favoriscano la propagazione del virus e un aumento incontrollato dei nuovi contagi e delle ospedalizzazioni”, si legge in una nota ufficiale del Consiglio di Stato.
“Non sarà un Natale triste“, ripetono incessantemente da settimane le istituzioni svizzere, sia a livello federale che sul territorio cantonale ticinese. Eppure alcune rinunce saranno necessarie, così come una nuova e attenta pianificazione delle attività sociali, al fine di ridurre al minimo i contatti all’interno di una stretta cerchia di amici e familiari.
“Sarà importate riflettere sulle modalità di incontro – si legge ancora nella nota – e se possibile trovare metodi alternativi per festeggiare a distanza: una passeggiata anziché incontri al chiuso, un brindisi all’aperto o un aperitivo natalizio virtuale. Questo permetterà di non esporre i nostri familiari, gli anziani e le persone vulnerabili ad un possibile contagio, e di trascorrere in serenità il periodo natalizio”.
Stesso monito per quanto concerne gli acquisti nei negozi. Il concetto chiave resta quello d programmare con cura i propri spostamenti ed evitare i momenti di maggiore affollamento. “In attesa del periodo primaverile e della disponibilità di un vaccino, occorrerà mostrarsi pazienti e accettare di trascorrere i prossimi mesi rimanendo distanti fisicamente, ma vicini negli affetti – è il messaggio conclusivo del Consiglio di Stato -. La pandemia ha cambiato le nostre vite ma non durerà per sempre”.
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