Varese | 30 Novembre 2020

“Io scelgo te” punta sul Varesotto, “Scegliere locale per rafforzare l’economia”

Il presidente di Confartigianato Varese, Galli, illustra la campagna lanciata tra gli imprenditori e i cittadini: "Una scelta consapevole può fare la differenza"

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La carta Varese, nata a Bassano del Grappa, importata nel capoluogo dalla seconda metà dell’Ottocento e, da allora, diventata uno dei simboli del lavoro e della qualità locali. E, ancora, i luoghi simbolo della città giardino, di Busto Arsizio e Gallarate.

Confartigianato Varese ha scelto di lanciare la campagna “io scelgo te” per ricordare che il made in Varese non è solo un brand ma una realtà fatta da negozi, attività produttive e di servizio che generano benessere al territorio, producono lavoro, offrono welfare, assicurano il mantenimento della qualità della vita.

«Da sempre sosteniamo l’inscindibilità del trinomio persone, imprese e territorio e, mai come questo momento, il sostegno alle imprese e al territorio dipende dalle scelte delle persone» commenta il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli. «Le nostre decisioni, il nostro rivolgerci a professionalità presenti sul territorio o mantenere viva la filiera attraverso forniture locali possono fare la differenza nel tipo di reazione della provincia a una crisi che ci ha colpiti in modo particolarmente pesante in questa seconda ondata» ragiona ancora l’imprenditore.

«Qualche settimana fa abbiamo preso atto di una congiuntura locale critica» dice Galli, che ricorda alcuni numeri chiave dell’indagine condotta con The European House – Ambrosetti: «E’ in atto la riduzione del numero di imprese attive ogni 1.000 abitanti (-4,6% rispetto a -0,5% in Lombardia e -0,05% in Italia) e anche il reddito medio disponibile delle famiglie, che pure è superiore alla media nazionale, risulta inferiore alla media regionale». Varese si piazza, infatti, solo in quarta posizione su scala lombarda.

E non è tutto: il tasso di disoccupazione giovanile risulta superiore rispetto alla media italiana (25,5% a fronte del 20,8% medio lombardo) senza contare che si prevede una contrazione del Pil del 12,3%, decisamente più preoccupante.

«Queste cifre non possono che preoccuparci perché esprimono una sofferenza economica che rischia di trasformarsi in sofferenza sociale a causa della contrazione del benessere generale e dell’occupazione. Non dimentichiamoci, poi, che imprese e professionisti non contribuiscono solo con il lavoro alla ricchezza del territorio, ma con la tassazione e il supporto alla vitalità delle nostre città e delle comunità locali» incalza Galli.

Sono queste le premesse della campagna, lanciata sui social e diffusa tra gli imprenditori: «Pagare i fornitori, sceglierli sul proprio territorio (quando possibile), optare per un’offerta di servizi su scala provinciale è un modo per rigenerare il tessuto imprenditoriale e “Io scelgo te” indica proprio questo: il potere, il valore, di una scelta consapevole in questo momento è fondamentale».

«Nei prossimi giorni diffonderemo anche la campagna a ciascuna delle nostre imprese affinché anche gli imprenditori, cittadini del nostro territorio, lancino un segnale e compiano scelte responsabili» conclude Galli.

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