Cassano Valcuvia | 25 Settembre 2020

“Nuove Latitudini”, la via per salvare il teatro in epoca Covid

Teatro Periferico e Spazio Yak presentano la nuova stagione di spettacoli, tra micro rappresentazioni, attività all'aperto e molto altro. Ecco tutti i dettagli

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Il 3 ottobre riparte “Latitudini”, la stagione teatrale nata dalla collaborazione tra Teatro Periferico di Cassano Valcuvia e Karakorum Teatro di Varese, che giunge alla terza edizione con il sostegno di Fondazione Cariplo e che vede l’introduzione di molte novità per via delle regole imposte dall’emergenza sanitaria.

Così, nel titolo del cartellone entra “Nuove”, un aggettivo incoraggiante e foriero di belle sorprese: teatro immersivo nel paesaggio urbano e tra i colori autunnali dei boschi, microspettacoli e teatro di figura nell’intimità dei due teatri (Spazio Yak a Varese e il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia) che, nel rispetto delle norme anti Covid-19, potranno accogliere pubblico in piccole quantità, ma anche assicurare esperienze di grande qualità.

Ogni singolo evento è pensato per evitare ogni rischio di contagio, ma facendo il possibile perché al pubblico non manchino suggestioni, emozioni, immagini di forte impatto ricorrendo alla bellezza della luce tra gli alberi e delle architetture urbane, alla cura del suono e alla magia del circo contemporaneo e del teatro di figura.

“Sono ‘Nuove Latitudini’ quelle in cui ci avventuriamo, in questa fine del 2020 – commenta Dario Villa, direttore artistico del teatro comunale di Cassano Valcuvia -. Non era scontato, lo sappiamo: la scorsa stagione è stata interrotta per via della chiusura dei teatri e gli spettacoli previsti sono stati annullati. Avremmo voluto riaprire in tempi post Covid, invece ci ritroviamo in epoca pienamente Covid. Ma, consapevoli di ciò, ci siamo attrezzati per convivere con questa realtà e abbiamo deciso di accettare la sfida e di continuare a offrirvi, in tutta sicurezza, spettacoli capaci di commuovere, divertire e stupire”.

Spettacoli che saranno in totale 13, da ottobre a fine dicembre (sul sito di Teatro Periferico tutti i dettagli), ma ulteriori novità sono già in fase di definizione per la seconda parte dell’offerta stagionale, che ovviamente dovrà fare i conti anche con l’andamento della situazione sanitaria. “La stagione non finisce certo a dicembre – sottolinea Villa – siamo già al lavoro sulla definizione del cartellone completo 2020-2021. Dato il momento, però, abbiamo preferito proporre quegli spettacoli che siamo sicuri di poter programmare senza il rischio di dover poi, sul più bello, riportare la nave in porto”.

La pandemia ha costretto anche il teatro ad un cambio di rotta, ad inventare nuove forme di rappresentazioni, in nuovi spazi e con tempi diversi, con nuove regole. Fuori dal teatro stesso, inteso come struttura, ad esempio. “In cammino – aggiunge ancora Villa – anziché seduti in una comoda poltrona di velluto rosso (è il caso di “Tempeste di O Thiasos” di Teatro Natura, già in cartellone); in orari diversi dal consueto, magari al crepuscolo, per cogliere i suoni del bosco e la luce naturale che filtra dagli alberi (“Berta_Canto alla terra” di NudoeCrudo Teatro); oppure in teatro a giocare, grandi e piccini, con le ombre, passando dal ruolo di spettatori a quello di animatori (“Dove nascono le ombre” di Teatro Animato); e, infine, per un pubblico ridotto (e dunque per un teatro più intimo?)”.

Una certezza, in mezzo a tutte queste novità e in attesa di quelli che saranno i relativi riscontri, c’è già. E’ l’insieme di emozioni, avventure e immagini che ha fino a qui caratterizzato l’unione tra le due realtà teatrali della provincia, l’interazione e lo scambio culturale tra il pubblico varesino e quello delle valli. Un aspetto non secondario che ha trasmesso la spinta per andare avanti nonostante le numerose difficoltà del periodo attuale.

“Questi primi mesi di stagione varesina saranno una piccola rivoluzione – spiega Stefano Beghi – direttore artistico di Spazio Yak Varese (Karakorum) -. Per la prima volta in città, Spazio Yak propone una programmazione composta da performance teatrali immersive e da spettacoli di microteatro. Spettacoli itineranti, performance interattive nello spazio pubblico e itinerari immersivi nel paesaggio urbano accompagneranno il pubblico a riscoprire luoghi e volti inediti della nostra città. In scena, con lavori appositamente costruiti per Varese, artisti del calibro della varesina Angela Dematté, Amigdala da Modena e gli artisti di Mamimò di Reggio Emilia che, insieme agli attori di Karakorum Teatro, sperimenteranno un vero e proprio game teatrale per le vie della città”.

Per quanto riguarda la sala di Bustecche (sul sito di Karakorum tutte le informazioni), si alterneranno sei micro spettacoli, due per ogni serata: massimo due metri quadri, massimo venti minuti, venti spettatori per volte. Queste le misure straordinarie che consentiranno a tutti di tornare in teatro in piena sicurezza.

“Sul nuovo ‘micro’ palco dello Yak incontreremo Alex Cendron, Silvia Torri e le sue stravaganti figure animate – svela in conclusione Beghi – ma anche il varesino Paolo Colombo e il suo mondo magico. Torneranno gli artisti del circo contemporaneo di Quattrox4 e i nuovi amici di Ferrara Off. Questa sezione della stagione dedicata al microteatro, infatti, nasce proprio dalla nuova collaborazione con la compagnia emiliana e il gruppo catalano Pindoles, che da qualche anno curano il Festival di microteatro Bonsai”.

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