Sono oltre 21 milioni gli italiani che si sono messi in viaggio per concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto, con un calo dell’11% rispetto allo scorso anno dovuto all’emergenza coronavirus. Questo è quanto risulta da una analisi Coldiretti/Ixè, diffusa in occasione del primo weekend di agosto “da bollino rosso” sulle strade, dalla quale emerge che a pesare sono – nell’ordine – le difficoltà economiche, la paura del contagio e i timori per il futuro.
Come sottolinea Coldiretti Varese, l’emergenza sanitaria ha rafforzato l’abitudine tipicamente italiana di concentrare le partenze nel mese di agosto, che è di gran lunga il più gettonato dell’estate, ma anche quello che fa segnare il calo minore delle presenze nazionali dopo il crollo del 54% a giugno e del 23% a luglio: il timore del virus e la volontà di attendere un miglioramento della situazione hanno infatti portato molti turisti a rimandare il più possibile la partenza.
L’Italia rimane di gran lunga la destinazione prediletta che – continua la Coldiretti prealpina – è scelta come meta da oltre il 90% delle persone rispetto all’86% dello scorso anno. Un incremento significativo che compensa la pesante perdita delle presenze straniere – praticamente azzerate da fuori Europa. Sono anche molto rari i turisti comunitari, frenati dalla ripresa dei contagi nei propri Paesi, dalla Germania alla Francia, passando per Gran Bretagna e Spagna.
La novità più evidente di quest’estate sta nel fatto che circa 1 italiano su 4 ha scelto una destinazione vicino casa, all’interno della propria regione di residenza. Crescono così il turismo tra lago e montagna – con Lago Maggiore e Ceresio tra le mete più gettonate – e quello di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, che si pongono come alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle grandi città.
La maggioranza degli italiani in viaggio – continua Coldiretti Varese – ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto. Nella classifica delle preferenze si trovano però anche campeggi con i camper – una scelta piuttosto frequente – mentre gli alberghi sono in sofferenza.
Ci sono segnali positivi, nonostante le difficoltà, anche per le oltre 24mila aziende agrituristiche italiane che – spesso situate in zone isolate della campagna, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, e con ampi spazi all’aperto – sono forse i luoghi nei quali, secondo Terranostra e Campagna Amica, è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
Tra gli svaghi preferiti accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, è difatti proprio la ricerca del cibo e del vino locali che si è trasformata nel vero valore aggiunto delle vacanze “Made in Italy” del 2020, con circa 1/3 del budget destinato all’alimentazione, per consumi al ristorante o per l’acquisto di souvenir.
L’Italia è leader mondiale incontrastato nel turismo enogastronomico grazie al primato dell’agricoltura più green d’Europa, con 304 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica.
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