Luino | 11 Luglio 2020

Coronavirus: “Qual è il progetto di ASST Sette Laghi in previsione di una seconda ondata?”

Il gruppo Cittadini Liberi Luino, in una lettera, chiede risposte sulla gestione dei presidi di Luino e Cuasso al Monte nell'ottica di un ritorno del covid in autunno

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Mentre, nella giornata di ieri, venerdì 10 luglio, il candidato sindaco di “Azione Civica per Luino e Frazioni” Furio Artoni è intervenuto sulla situazione dell’ospedale di Luino, manifestando la necessità, per la prossima amministrazione comunale, di porre un’attenzione particolare nei confronti della struttura il cui ruolo, da anni, è “sempre più marginale“.

Su questa scia si pone anche il gruppo Cittadini Liberi Luino, sostenitore della candidatura di Artoni. In una lettera indirizzata alla nostra redazione, il comitato ha voluto far sentire la sua voce relativamente alla situazione connessa all’emergenza coronavirus e che riguarda non solo Luino, ma anche il presidio ospedaliero di Cuasso al Monte.

Vorremmo capire il progetto di ASST Sette Laghi per rispondere alla possibile seconda ondata“, si chiede il gruppo, puntando l’attenzione sia sulle difficoltà che circondano da molto tempo l’ospedale di Cuasso sia sulla possibilità di creare un reparto – sempre in previsione dell’accoglienza di pazienti affetti da coronavirus – al quinto piano del Luini Confalonieri.

Riportiamo di seguito la versione integrale della lettera:

“In questo momento storico difficile, in cui i cittadini sono spesso confusi e spaventati, crediamo sia fondamentale avere qualche ragionevole certezza. Ogni giorno leggiamo notizie a riguardo della nostra Azienda Sanitaria confuse e spesso contraddittorie.

In questi giorni abbiamo letto che probabilmente l’ospedale di Cuasso sarà chiuso, non sappiamo se la notizia risponda al vero, considerato che ASST Sette Laghi ha seccamente smentito; ma sicuramente tutto questo “vociare confuso” consegue a una comunicazione non chiara.

Ricordiamo che anni addietro fummo noi, Cittadini Liberi Luino, a chiedere se tale struttura potesse reggersi, visto che si era arrivati a prendere in prestito i medici operanti nell’ospedale di Luino per coprire i reparti dell’Ospedale di Tradate che si trovava in gravi difficoltà di personale. Quella operazione, poco pubblicizzata, fu un atto di forza dell’allora Vice Ministro Candiani, ex Sindaco di Tradate. Solo noi lo rendemmo noto, attirandoci non poche antipatie da parte dei vertici di Regione Lombardia.

Detto questo, ci pare superfluo ricordare che il Covid-19 ha cancellato ogni piano ordinario e ci pare davvero strano che si chiudano Ospedali in tal contesto.

Vorremmo capire il progetto di ASST Sette Laghi per rispondere alla possibile seconda ondata, prevedibile per il prossimo autunno: quali Ospedali saranno attrezzati per accogliere pazienti Covid-19?

L’ospedale di Luino sarà uno di questi? Ricordiamo che abbiamo il 5° piano totalmente inutilizzato e considerato che la ristrutturazione del tetto è già in bilancio dal 2018, non vediamo grossi ostacoli per la concretizzazione di un reparto specializzato.

Il tempo stringe e provvedere per tempo si è già dimostrato decisivo. Chiediamo chiarezza e sicurezza, indicativi di civiltà amministrativa.”

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