“E’ stato per me un onore premiare i militari dell’Arma della Compagnia di Luino. L’operazione che hanno messo in atto, coordinata dal sostituto procuratore dottor Ricci, è stata veramente importante e ha permesso di disinfestare i nostri boschi da pericolose attività di spaccio”.
Così il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, si è espresso a margine della cerimonia che si è tenuta ieri presso la caserma “Salvo D’Acquisto”, durante la quale – alla presenza delle più alte cariche provinciali – sei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della città sono stati premiati per il fondamentale ruolo svolto nell’ambito della cosiddetta “operazione Maghreb“, nota a tutta la comunità del territorio per il fenomeno che le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura di Varese, hanno contrastato – lo spaccio nei boschi dell’alto Varesotto – e per i diversi arresti compiuti alla fine della lunga indagine.
Indagine che che si è svolta tra il 2017 e il 2019, e che si è conclusa con quattordici persone finite in manette. I carabinieri e tutte le altre forze coinvolte hanno sgominato un’intera organizzazione, distinguendosi per la “spiccata professionalità e il perseverante impegno“nell’ambito dell’attività investigativa, come riportato nelle motivazioni degli encomi lette durante la cerimonia dal capitano Alessandro Volpini, comandante della Compagnia.
“E’ una battaglia che non è terminata – ha sottolineato ancora Pellicini – ma che ha permesso ai cittadini di sentire la forte presenza dello Stato a loro difesa. Il mio ringraziamento va ai militari premiati e al capitano Alessandro Volpini, il cui lavoro sul territorio è da tutti molto apprezzato“.
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