Da Zenna e Maccagno con Pino e Veddasca fino a Reno di Leggiuno, spiagge letteralmente prese d’assalto dai cittadini della zona e dai turisti stranieri arrivati in questi giorni sulla sponda lombarda del lago Maggiore dopo la riapertura dei valichi di confine.
Il Verbano saluta così il primo giorno d’estate, caduto proprio di domenica quest’anno, che ha dato la possibilità a migliaia di persone di riversarsi sulle rive del lago per trascorrere qualche ora godendosi il sole e temperature intorno ai 30 gradi, causando però anche preoccupazione ed assembramenti in alcune zone, come avvenuto ad esempio a Reno di Leggiuno e nella zona di Cerro di Laveno Mombello.
“Sono arrivato in spiaggia a Reno – commenta un 29enne -, ma non si riusciva a tenere il metro e mezzo di distanza per quante persone si trovavano sul bagnasciuga. La spiaggia era veramente piena, così come il parcheggio e le macchine presenti lungo la strada. Penso fosse ampiamente prevedibile l’assalto alle spiagge oggi (ieri, ndr), ma quello che non riesco a capire è la totale assenza di controlli. Dopo aver lasciato Reno, ho provato ad andare a Cerro di Laveno, ma anche qui la situazione era la medesima. Ho trovato anche persone sdraiate sull’aiuola presente sul lungolago. Così ho desistito e sono tornato a casa”.
Un altro problema evidenziato, però, è anche quello legato alla pulizia e alla manutenzione di alcune spiagge: la legna portata a riva dal maltempo degli scorsi giorni, infatti, riduce lo spazio per gli avventori, non permettendo alle persone di poter posizionarsi a distanza di sicurezza per evitare la diffusione e il contagio del Covid-19.
Spiagge piene anche nel nord della provincia tra Caldè, Porto Valtravaglia, Germignaga, Luino e a Maccagno con Pino e Veddasca, senza dimenticare il lago di Monate, dove non solo giovani ma anche famiglie hanno scelto il lago per assaporare questo primo assaggio di estate.
Ombrelloni, bibite, gelati, beach volley e racchettoni hanno fatto da cornice. Lungolago preso d’assalto anche a Luino, con tanti bambini presenti alle fontanelle del Parco a Lago, dove hanno trovato refrigerio grazie al fresco dei getti d’acqua.
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