Tolleranza zero, videosorveglianza e sanzioni (che in alcuni casi sono già state comminate) segnano il giro di vite del Comune di Casalzuigno nel fronteggiare la problematica dei rifiuti abbandonati, forte e particolarmente sentita anche in Valcuvia, come nel Luinese e nelle tante altre aree dell’alto Varesotto da cui provengono con avvilente costanza, notizie pressoché sovrapponibili. Perché il disagio e l’inciviltà si presentano sempre con i medesimi tratti caratteristici.
Tra le ultime segnalazioni pre pandemia, proprio Casalzuigno era entrato nella lista nera, aggiornata al 2020, dei paesi tormentati dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti, a causa della distesa di scarti di ogni tipo emersa nelle aree boschive che sorgono ai bordi della strada provinciale 7.
Sono passati diversi mesi durante i quali tante cose sono successe, nell’ambito dell’emergenza sanitaria, ma nessuna di queste è riuscita a frenare la totale mancanza di rispetto nei confronti della comunità, della natura, degli spazi pubblici e delle regole della convivenza civile. I boschi del territorio comunale sono stati ancora una volta ostaggio della maleducazione, divenendo punti di scarico per avanzi di lavorazioni varie, un groviglio di cavi, un divano e diversi altri materiali, come riportato dai due scatti presenti in galleria.
“Adesso basta, siamo stufi di dover raccogliere tutti i giorni immondizie e scarti – fa sapere l’amministrazione tramite una nota – abbiamo posizionato fototrappole e posizioneremo videocamere per immortalare i responsabili di questi gesti ignobili. Grazie alla tecnologia e al contributo di alcune segnalazioni, abbiamo smascherato e sanzionato alcuni responsabili. Chiederemo punizioni e ammende esemplari, con le quali forse riusciremo a far ritrovare a certe persone il valore del senso civico.
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