“La Lombardia riconosce per legge l’apicoltura come attività agricola fondamentale per la conservazione dell’ambiente. Una funzione finalizzata a garantire l’impollinazione naturale necessaria per conservare la biodiversità degli ecosistemi e garantire le produzioni agricole e forestali”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, riguardo le modifiche normative in materia di apicoltura.
“Ora – ha aggiunto l’assessore – diventa anche istituzionale l’impegno a sostenere la salvaguardia delle specie di api autoctone tipiche, a migliorare le altre razze allevate, a sviluppare, promuovere e valorizzare i prodotti dell’apicoltura”. Inoltre “abbiamo inserito in legge l’istituzione del ‘Tavolo apistico regionale’, che avevamo già riunito informalmente in un paio di occasioni, e che serve per avere una visione globale del settore. Avevamo preso un impegno e l’abbiamo mantenuto”.
“Il testo – ha continuato Rolfi – è stato arricchito dalle proposte dei consiglieri regionali sull’impegno a promuovere in termini di didattici l’importanza dell’apicoltura e a piantumare essenze pro-api negli interventi di forestazione. Difendere le api significa difendere l’agricoltura e l’agroalimentare. Il 75% del cibo è frutto del loro lavoro di impollinazione e senza api non avremmo circa il 60% di frutta e verdura, così come migliaia di piante da fiore”.
“In Lombardia – ha denunciato l’assessore per concludere – importiamo troppo miele: 4.700 tonnellate all’anno per un valore di 15 milioni di euro circa. Soprattutto dai Paesi dell’Est Europa e dalla Cina, da cui arriva miele sintetico. Abbiamo circa il 12% della produzione nazionale e intendiamo tutelare i 6.000 apicoltori lombardi che stanno combattendo contro i cambiamenti climatici e contro i prezzi di mercato di prodotti esteri”.
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