In tanti, percorrendo via Forlanini a Luino, si sono accorti nelle scorse ore dello striscione esposto da un balcone della casa di riposo Monsignor Comi.
Un “uovo arcobaleno” colorato, con all’interno un pulcino, simbolo di speranza e di ottimismo portato in uno dei contesti più delicati, e in molti casi purtroppo drammatici, nella quotidiana lotta al coronavirus.
Il modo delle rsa, infatti, è divenuto da alcune settimane focolaio di contagi ma anche di polemiche sulla gestione della situazione da parte della politica regionale, soprattutto dopo la delibera di inizio marzo con cui si domandava alle strutture, dotate di spazi distaccati rispetto a quelli degli ospiti e idonei a determinate misure di sicurezza, di ricevere pazienti Covid in uscita dai reparti ospedalieri, allo scopo di ottenere posti liberi.
Il mondo delle rsa è però anche quello in cui l’isolamento forzato impedisce alle persone anziane di poter incontrare i propri familiari, in virtù di provvedimenti – diversi per ogni singola casa di riposo – che nel caso specifico di Luino hanno tagliato i contatti già da tempo, innalzando un muro con l’esterno che oggi appare sempre più come una misura salva vita: dolorosa e difficile da accettare, ma allo stesso tempo fondamentale.
Lo striscione, realizzato dalle educatrici, dopo il lancio dell’iniziativa da vari istituti dell’alto Varesotto del Gambarogno ed esposto su un balcone del terzo piano, è lì a ricordare, con i suoi sgargianti colori e i suoi allegri motivi, che attenzioni, affetto e vicinanza – nonostante le misure di precauzione, i distanziamenti e i dispositivi di protezione individuale – non vengono fatti mancare agli anziani ospiti. E non mancheranno nemmeno in avvicinamento al weekend pasquale, che tradizionalmente le famiglie trascorrono insieme, attorno ad un tavolo tra ricchi pranzi o fuori casa per ammirare la rinascita primaverile della natura.
Ulteriore calore ha raggiunto le stanze della struttura di via Forlanini grazie alle creatività dei dipendenti, che ha condotto alla realizzazione di un brano musicale dedicato agli ospiti, alle nuove sfide e fatiche imposte dall’emergenza, alle preoccupazioni quotidiane dettate dalla complessità del momento ma anche alla gioia dei brevi e preziosi scambi, di battute e di sguardi, che riescono ad illuminare perfino le giornate dell’isolamento e della paura.
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