Besano resta ancora senza Postamat. Il sindaco del paese della Valceresio, Leslie Mulas, preoccupato dalla situazione, è ancora in attesa della risposta da parte di Poste Italiane sulla richiesta di installazione di uno sportello automatico presso l’ufficio di via Rinaldi.
I circa 2.500 abitanti di Besano, in particolare i più anziani, sono infatti ormai in difficoltà da quando, mesi fa, l’unico sportello bancario (della filiale di Intesa Sanpaolo) è stato chiuso. La situazione è ovviamente poi peggiorata da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, con la necessità di limitare gli spostamenti e le uscite al di fuori dei confini del proprio comune.
“L’emergenza sanitaria ha accentuato il problema. Alle Poste, che hanno manifestato l’intenzione di porre attenzione ai piccoli Comuni come il nostro, avevo chiesto subito di attivarsi per l’installazione di un Postamat e l’estensione di giorni ed orari di apertura” sottolineava qualche giorno fa su “Prealpina” il sindaco Mulas, che dopo la chiusura dello sportello di Intesa San Paolo si era mosso per prendere contatti anche con altre banche, purtroppo senza risultati.
“Lo ripeto, anche perché li ascolto, sono penalizzati soprattutto gli anziani e le persone che non possono spostarsi in auto – aveva segnalato Mulas – che vedevano lo sportello in piazza come un servizio essenziale, ma utilizzavano il bancomat anche tanti altri besanesi”.
I residenti di Besano over 70 sono infatti circa 250, e sono proprio loro quelli più penalizzati dalla chiusura dell’unica banca e dall’assenza di uno sportello automatico. Ma il Comune ha anche l’ambizione di richiamare anche turisti, grazie alla presenza dei suoi siti paleontologici e del Museo civico dei fossili, che si trovano da anni sul territorio e sono tutelati dall’Unesco. Anche per questi motivi di potenziale attrattività turistica, la cittadina, benchè di piccole dimensioni, non può fare a meno di uno sportello bancario.
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