Canton Ticino | 7 Marzo 2020

In Ticino i casi salgono a 45, tante misure per evitare la diffusione del Coronavirus

Più restrizioni per limitare il contagio in tutto il Canton Ticino, interessati pazienti e ospiti delle strutture socio-sanitarie. A renderle note il medico cantonale

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Aggiornamento ore 16.30

Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) comunica che attualmente in Ticino si registrano 45 persone positive al test del Coronavirus.

Chi desidera avere informazioni e indicazioni puntuali sulla questione Coronavirus può contattare il numero gratuito +41 800 144 144, attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 22.00.

È inoltre disponibile anche la Hotline Coronavirus a livello federale allo +41 58 463 00 00, dalle 8.00 alle 18.00. Si ribadisce, inoltre, l’importanza di informarsi attraverso i canali ufficiali. Sono disponibili aggiornamenti costanti, raccomandazioni puntuali e consigli di prevenzione agli indirizzi www.ti.ch/coronavirus oppure www.bag.admin.ch/nuovo-coronavirus.

Aggiornamento ore 10

Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta ieri ha reso noto che il Consiglio di Stato ha deciso l’introduzione di alcune nuove misure di prevenzione per limitare la diffusione del Coronavirus. Il medico cantonale ha inoltre emanato delle limitazioni sulle visite ai pazienti e agli ospiti delle strutture socio-sanitarie.

Così, a partire da oggi, sabato 7 marzo, e fino al 15 di marzo, non sono più consentite manifestazioni pubbliche e private con più di 150 persone (compresi i partecipanti e il personale correlato all’organizzazione). Si raccomanda comunque alle persone dei gruppi più vulnerabili particolare prudenza nella partecipazione a eventi pubblici e privati, mentre per informazioni legate all’organizzazione di manifestazioni è sempre possibile rivolgersi all’indirizzo mail eventi-covid@polca.ti.ch.

Il medico cantonale ha inoltre deciso l’entrata in vigore di una limitazione delle visite ai pazienti e agli ospiti di ogni tipo di struttura sanitaria e socio-sanitaria ticinese. Si tratta di una nuova misura di prevenzione, volta a limitare il più possibile la diffusione del coronavirus (Covid-19), sia negli ospedali, sia nelle altre strutture socio-sanitarie.

La limitazione delle visite secondo i punti elencati di seguito è estesa, oltre alle strutture ospedaliere acute, anche alle case per anziani, agli istituti per invalidi, alle cliniche psichiatriche e alle cliniche di riabilitazione:

– divieto di accesso a chiunque presenti febbre o tosse o raffreddore;
– divieto d’accesso ai minori di 16 anni;
– orario di visita limitato a due ore al giorno (quattro ore per gli istituti per invalidi, cliniche psichiatriche, cliniche di riabilitazione);
– visite consentite esclusivamente nelle camere dei pazienti. Durata di visita limitata a trenta minuti per singolo paziente (un’ora per gli istituti per invalidi, cliniche psichiatriche, cliniche di riabilitazione). Al massimo contemporaneamente due persone esterne per visita e per paziente e nelle camere doppie ammessi solo due visitatori alla volta;
– divieto di sosta negli spazi comuni, prima e dopo le visite;
– Stato di salute dei visitatori e dettagli delle visite (orario entrata e uscita) registrati dalla Direzione sanitaria;
– direttive specifiche sono state emanate anche ai servizi di assistenza e cura a domicilio, ai centri diurni e ai centri educativi per minori. Tutte le strutture coinvolte sono già state contattate dall’Ufficio del medico cantonale.

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