Porto Valtravaglia | 13 Febbraio 2020

Porto Valtravaglia, la banca ha i giorni contati: entro fine marzo addio a sportello e ufficio

La filiale di Intesa San Paolo cesserà l'attività in virtù del piano di riorganizzazione aziendale. E' il secondo caso dopo Maccagno, previste soluzioni alternative

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E’ successo nei primi giorni del nuovo anno e succederà ancora alla fine del prossimo mese di marzo: una piccola filiale bancaria di paese chiude i battenti, privando un’intera comunità del servizio, e costringendo le persone – indipendentemente dall’età – ad un cambio d’abitudini che implica, in tanti casi, lo spostamento in auto o con i mezzi verso l’ufficio più vicino.

Dopo la UBI Banca di Maccagno con Pino e Veddasca, toccherà alla filiale di Intesa San Paolo presente a Porto Valtravaglia, che come si apprende da una nota pubblicata questa mattina su Facebook dal consigliere con delega alla Comunicazione, Daniele Vecchio, ha praticamente i giorni contati.

Da un paese lacustre all’altro, le motivazioni non cambiano: piano di riorganizzazione interno all’azienda, necessità di ridurre i costi e di razionalizzare l’assetto territoriale del gruppo. Parole e formule che anche a Porto, come in precedenza è avvenuto per Maccagno, generano perplessità, ma rispetto alle quali le amministrazioni del territorio, come già dimostrato, nulla possono per incidere sulle modalità della transizione, imposta dall’esterno e dunque obbligatoria.

“Di fronte ad una decisione definita irrevocabile da parte dell’istituto bancario – si apprende ancora dalla nota pubblicata sul social network – i dirigenti hanno garantito il loro supporto necessario per approcciare i canali innovativi e alternativi che nel tempo la banca ha reso disponibili”. Consulenza a distanza, appuntamento a domicilio, filiale online, convenzioni con le tabaccherie, presso le quali effettuare operazioni di prelievo e pagamento. Questo il gergo, con relative dinamiche, di un cambiamento che i cittadini vorrebbero cordialmente rispedire al mittente, se solo potessero decidere.

Ci vorrà tempo per abituarsi, ma in ogni caso sarà obbligatorio farlo: questo è il punto centrale della questione. “Per mitigare i disagi e accompagnare i clienti in questo momento – riporta ancora Vecchio nella nota online – verranno programmati due eventi, il 3 e il 10 marzo, entrambi alle ore 10.30 presso la filiale”.

In coda al post tutto il rammarico degli utenti/residenti, costretti a digerire la notizia, ma anche la richiesta all’amministrazione di battersi per il mantenimento dello sportello bancomat, o in alternativa di favorirne l’apertura uno o due giorni alla settimana. Mentre qualcuno, tra i commenti, già protesta: “Bisognerà recarsi a Luino anche solo per prelevare”.

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