Bedero-Masciago | 2 Dicembre 2019

Bedero-Masciago, il 15enne Francesco aiuta i poveri: “Donare un sorriso a chi ha bisogno”

Il giovane partecipa da alcuni anni alla giornata nazionale della "Colletta alimentare", e ha lanciato l'idea di coinvolgere gli adolescenti e i ragazzi della comunità

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(articolo di Cesi Colli) Così ci ha raccontato Francesco, un ragazzo di quindici anni: “Sono diversi anni che aderisco come volontario alla giornata nazionale della ‘Colletta alimentare’, l’appuntamento annuale per la raccolta di generi alimentari. In questa giornata i volontari si ritrovano in tutti i supermercati che aderiscono all’iniziativa per raccogliere alimenti da donare a coloro che ne hanno bisogno, a coloro che si trovano in difficoltà economica e a coloro che non hanno da mangiare”.

Noi spesso diamo per scontato ciò che abbiamo e questa iniziativa ci ricorda che non è così per tutti – continua Francesco -. Un fondamento del cristianesimo è la carità e la si può dimostrare in circostanze come questa, cioè dedicare una giornata o anche solo qualche ora per donare ai poveri oltre che il cibo, la speranza e l’amore. Alla fine è per questo che lo si fa, per amore verso gli altri e per donare un sorriso a chi ha bisogno di noi. Madre Teresa diceva questa frase: ‘Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno'”.

E’ stato Francesco che nella nostra comunità di Bedero-Masciago ha lanciato l’idea di estendere la partecipazione anche al Gruppo Adolescenti e ai ragazzi del catechismo. Anche questo è fare comunità: coinvolgere gli altri in qualcosa di bello che facciamo, soprattutto quando si tratta di mettersi in gioco per aiutare gli altri.

Prendere parte alla colletta significa anche stringere amicizie, fare fratellanza con le persone con cui si lavora gomito a gomito perché lo si fa per un’opera grande, un’opera più grande di noi, più grande anche del piccolo aiuto che ricaveranno le famiglie bisognose. E’ bellissimo vedere tante persone, giovani e meno giovani, fare la spola tra i loro carrelli e il punto di inscatolamento, lavorare insieme con una gioia nel cuore e una speranza vera per tutti.

Ma perché? Perché esiste un gesto così? Un gesto di sacrificio (dare il tempo, dare il denaro) che coinvolge così tante persone? La risposta è semplice: nonostante il lavoro e la fatica si sperimenta una grande letizia perché, mentre si vive questo momento, diventa sempre più chiaro che in ultima analisi si dice il nostro sì a Cristo.

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