“40 anni di promesse ma i problemi rimangono gli stessi“. Con queste parole inizia il breve ma incisivo comunicato stampa firmato dal delegato della segreteria territoriale FNS CISL dei vigili del fuoco, Alessandro Cortellini, a fronte di tanti annunci ma poca concretezza, sulla nuova caserma dei vigili del fuoco di Luino, nonostante ad aprile dal Comune era arrivata la notizia dei 2 milioni di euro in arrivo dal Ministero dell’Interno.
“Per l’ennesima volta – spiega Cortellini -, il personale del distaccamento dei vigili del fuoco di Luino ha dovuto fare (questa mattina, ndr) armi e bagagli e abbandonare la sede, in quanto la struttura sorge in una zona a rischio esondazione del fiume Tresa; fiume che ingrossato dalle abbondanti precipitazioni di questi giorni ha raggiunto il suo limite di portata e rischia di rompere gli argini”.
“I vigili sono ‘ospitati’, come sempre, alle scuole elementari della cittadina lacustre, che hanno fornito un ‘tetto temporaneo’ al personale – continua ancora Alessandro Cortellini -. Un paradosso tutto italiano, chi dovrebbe soccorre la popolazione è invece il primo a doversi mettere in salvo. Anni che si parla della nuova caserma ma ad oggi nulla, l’area per la realizzazione è per altro già stata individuata (nella frazione di Voldomino, ndr), ed è già stato siglato un accordo tra l’amministrazione comunale e il ministero, ma i fondi per la sua edificazione non si sa dove siano”.
“Anche nel 2019 si erano avute rassicurazioni dell’imminente stanziamento, per altro come nell’anno precedente e nei precedenti, si può scorrere nella memoria addirittura fino al 1980 quando l’avvio dei lavori sembrava dietro l’angolo. Ma di fatto non è stato ancora posato ne un mattone e neanche avviato il progetto. Stanchi delle promesse e degli appelli chiediamo che realmente qualcuno si faccia carico della vicenda e risolva questa situazione kafkiana”, conclude il delegato FNS CISL dei vigili del fuoco.
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