Varese | 5 Novembre 2019

Torna “Un posto nel mondo”, nel Varesotto un viaggio tra cinema e documentazione sociale

Al via il 7 novembre la 18esima edizione del progetto nato dalla collaborazione di varie associazioni che vedrà un mese di appuntamenti, anche nell’alto Varesotto

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Nella mattinata di giovedì 24 ottobre si è dato il via, presso Palazzo Estense, alla 18esima edizione di “Un posto nel mondo”, progetto nato nel 2002 ad opera di numerose associazioni, forze del lavoro ed enti locali sensibili alle problematiche sociali, con lo scopo di promuovere urgenti riflessioni su argomenti di rilevanza sociale, utilizzando soprattutto il cinema e la comunicazione audiovisuale.

Questa manifestazione, promossa da Filmstudio 90, Arci/Ucca, Acli e CGIL, si realizza in partenariato con il Comune di Varese, con il patrocinio di Agis Lombarda, Comune di Besozzo e Comune di Comerio.

La rassegna 2019 si presenta ricca e articolata e si realizzerà lungo l’arco di un mese, nel periodo che andrà dal 7 novembre al 7 dicembre, con 30 appuntamenti complessivi. L’epicentro è Varese, ma il progetto toccherà diverse città della provincia (Azzate, Besnate, Besozzo, Castelveccana, Castiglione Olona, Comerio, Induno Olona, Sesto Calende, Quinzano di Sumirago, Tradate, Uboldo, Balerna in Canton Ticino) e coinvolgerà anche le scuole.

L’iniziativa infatti si propone di coinvolgere ancor più che in passato soprattutto i giovani, che potranno accostare in modo inedito e coinvolgente il mondo dei film e dei documentari a tematica sociale.

Le varie sezioni che compongono il programma generale di “Un posto nel mondo” delineano ambiti variegati: se “Il racconto della realtà” propone film a soggetto e documentari spesso presentati in prima visione per la provincia di Varese, nel percorso “Sguardi sul lavoro” trovano posto immagini e temi di grande attualità. “Così lontano, così vicino”, sezione dedicata a tematiche umanitarie o a film sull’handicap, presenterà invece tematiche legate ai diritti umani e battaglie di grande valenza civile. Per “Storie di integrazione” film inediti racconteranno pagine drammatiche dell’immigrazione e inviteranno a riflettere verso quali scenari deve indirizzarsi la nostra civiltà, divisa tra forte globalizzazione e difesa delle minoranze e dei diritti di ognuno.

In cartellone anche alcuni eventi speciali: alla Sala Montanari, il 29 novembre, il documentario di Pressenza “L’inizio della Fine delle Armi Nucleari” di Alvaro Orus e Tony Robinson, Winner Award of Merit Accolade Global Film 2019, apre una serata all’insegna di un nuova ricerca di pace, mentre “Ginestre” porterà a Varese sul palco del Cinema Teatro Nuovo, uno spettacolo teatrale tratto dal libro “Essere esseri umani” di Marta Zighetti e interpretato da attori detenuti, tra ferite, sogni e sguardi sul futuro. Temi intimi, poesia e passione civile anche in un altro evento speciale, il concerto di Patrizia Laquidara, “C’è qui qualcosa che ti riguarda”: il suo brano “Il cigno” ha vinto quest’anno il Premio Amnesty International come migliore canzone sui diritti umani.

Nel corso della conferenza stampa dedicata a “Un posto nel mondo” è stata inoltre presentata la seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che partita da Madrid il 2 ottobre di quest’anno che, dopo aver girato letteralmente la Terra, farà tappa anche nell’Alto Verbano e a Varese domenica 1 marzo per fare poi ritorno a Madrid l’8 marzo.

“Un posto nel mondo” è realizzato in collaborazione con ACP, Ass. per la Pace e la Convivenza di Sesto Calende, Ass. Sir Jhon, Cittadini del Mondo, Comitato territoriale seconda marcia mondiale per la pace e la nonviolenza, Coop. Lotta contro l’Emarginazione, Comitato Progetto Chernobyl, CPIA, Mondi Possibili, Friday For Future Varese, Yacouba, Libera, Missionari Comboniani, Azione umana, Parrocchia di Azzate, Parrocchia di Induno Olona, Petali dal Mondo.

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