Non so se gli appassionati di Lego®, i mattoncini di plastica di mille forme che tanto affascinano i nostri bambini, si possono definire “leghisti” o forse “legolei”, ma questo è un falso problema. La realtà è che anche gli adulti si sono impossessati di questo passatempo, trasformandolo in una sorta di benevola “ludopatia”.
Negli scorsi giorni (dal 26 al 29 settembre) un nostro amico ha accompagnato un “Ambassador” Lego italiano alla grande convention a Skaerbaek, in Danimarca, a pochi chilometri da Billund, dove si trova la casa madre Lego®. Il meeting, al quale vengono invitati i responsabili dei gruppi nazionali di tutto il mondo, viene organizzato ogni anno per confrontarsi sulle tecniche di costruzione e mostrare il top della creatività e dell’originalità.
Silvano Premoselli, milanese di origine e cuvegliese di adozione, appartiene al gruppo AFDL (Adulti Fan Del Lego®), il Social Network dei mattoncini, che conta più di 10mila utenti. Da vent’anni a questa parte, trascorre ogni minuto del suo tempo libero alle prese con i mattoncini. Ogni spazio della sua taverna è interamente occupato da contenitori minuziosamente ordinati e catalogati contenenti ogni tipo di pezzo.
Sui tavoli, invece, fanno bella mostra di sé, alcune installazioni, sia in fase di realizzazione che compiute: dalla rappresentazione di una moderna stazione ferroviaria, alla ricostruzione del Vallo di Adriano, visto che Silvano è un appassionato di Storia Romana.
Ma il posto d’onore è riservato all’imponente “Piazza Roma”, l’opera che ha portato in Danimarca. “Io volevo rappresentare il mio territorio: una società conviviale, senza auto, a misura d’uomo, in cui tutti si parlano e soprattutto inclusiva. I bambini giocano a pallone nella piazzetta, senza poliziotti, né auto, ma con tante biciclette e pannelli solari sui tetti delle case”.
Non si tratta, ovviamente, di una piazza reale, ma la rappresentazione di uno stile di vita che Silvano immagina per il nostro futuro. “Sono stato maniacale, soprattutto nella scelta dei colori, perfino utilizzando alcuni mattoncini usati per rappresentare le parti antiche della mia costruzione, perché volevo far risaltare il bello. In totale ho impiegato un anno e mezzo del mio tempo libero per il montaggio di Piazza Roma. È evidente, dunque, che ogni costruzione sia per me come un figlio”.
Ma come si procede nella realizzazione di un’installazione del genere? Prima di tutto il progetto di massima, poi la verifica dei pezzi già in possesso prima di acquistarne degli altri, che si trovano in Internet e si possono ordinare in grandi quantità per ottenere interessanti sconti. Ci si approvvigiona anche presso negozi specializzati, nei quali si acquista “in bottiglia”, cioè si riempiono bottiglie di mattoncini o piccoli elementi decorativi al prezzo di 18 € a bottiglia.
Ma qual è la specializzazione di Silvano? “Non amo molto curare gli interni, perché la Lego® tende a progettare palazzi un po’ schiacciati, mentre a me piacciono le linee affusolate e curare le esatte proporzioni. Del resto, mio nonno muratore e mio padre perito edile mi hanno trasmesso la passione per la costruzione di città. Nel caso di “Piazza Roma” ho fatto un’eccezione realizzando gli interni di una scuola di ballo ispirandomi alle ballerine di Degas, con il pavimento in parquet a spina di pesce”.
Ma allora i bambini non giocano più con i mattoncini? Attualmente gli adulti rappresentano solo il 10% del mercato, che però è in continua espansione, proprio grazie ad associazioni come AFDL, che organizza anche diverse mostre e incontri in varie parti d’Italia.
Ma la particolarità dell’evento danese di quest’anno è stata la presenza del 94enne decano della Lego®. Non di puro gioco, dunque, si tratta, quando si partecipa a meeting di questo genere, nei quali non si tratta di competere contro altri, ma di cimentarsi in stimolanti sfide che non possono che accrescere le competenze e la creatività di tutti i partecipanti
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