Dumenza | 23 Settembre 2019

Dumenza, la vendemmia del Merlot conquista grandi e piccini

Un weekend di lavoro e passione per il Gruppo di Recupero Agricolo "La Gra", che ogni anno si dà appuntamento con la vendemmia. Sabato la raccolta del mais

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Un bel weekend quello appena trascorso a Dumenza, tra i vigneti ed una cascina presenti lungo la strada che collega il paese a Colmegna, dove il paesaggio regala uno straordinario scorcio di panorama tra lago e montagne. Una decina in totale le persone che sabato e ieri, domenica 22 settembre, si sono date appuntamento per vendemmiare, grazie alle ottocento piante di uva del Gruppo di Recupero Agricolo “La Gra” e della proprietà di Piero Tosi, ex sindaco di Luino.

Una tradizione, ormai, che prosegue da oltre dieci anni in questo lembo di terra luinese, grazie ad alcuni investimenti privati, e che anche quest’autunno ha visto protagoniste tre generazioni, con adulti, giovani e bambini impegnati nella pulizia degli acini di uva, separandoli dai raspi, e nella piagiatura, facendo uscire il succo, con grande felicità per i più piccoli come accadeva decenni fa, per preparare il mosto nella fermentazione all’interno di alcune cisterne presenti in una cantinetta.

Un bel quadro agricolo, che riporta ai sapori e alle tradizioni di un tempo, quando la tecnologia non aveva ancora fatto breccia nella nostra quotidianità e la vendemmia era un appuntamento fisso non solo per le famiglie ma per intere piccole comunità, che davano così il benvenuto all’autunno.

Il sole ha fatto poi il resto, accompagnando le operazioni di raccolta dell’uva sin dalle prime ore della mattina, con i bambini e ragazzini entusiasti che tra sorrisi e corse nei prati si sono lasciati sedurre dagli insegnamenti dei più grandi. I giovani e giovanissimi Giulia, Paolo, Mattia, Davide, Federico e Mattia, infatti, hanno dato una mano nella pigiatura, un passaggio fondamentale per ottenere il vino.

Si tratta di Merlot, come prodotto in Canton Ticino, derivante da barbatelle scelte da una selezione massale del territorio, che replica l’esperienza molto proficua del Malcantone – racconta Piero Tosi -. Lo scorso anno abbiamo realizzato duecento bottiglie circa, che successivamente abbiamo venduto per coprire le spese che dobbiamo sostenere, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione e la protezione delle piante dai cinghiali, con il recinto elettrico e la rete esterna. Quest’anno la qualità dell’uva è ottima, gli zuccheri sono alti. Penso che la resa sarà ottimale, abbiamo raccolto circa cinque quintali di uva”.

“Dal 2013 – spiega la presidente de ‘La Gra’, Jenny Natuzzi -, abbiamo deciso di recuperare un’area boschiva dandoci l’obiettivo di incentivare la produzione agricola con la coltivazione del mais e dell’uva. In totale siamo un’associazione di una decina di persone e non abbiamo alcun tipo di scopo di lucro. La nostra è una passione, che ci porta a sposare le ideologie ecologiche non solo per noi ma anche per il nostro futuro e i nostri bambini”.

Con l’arrivo dell’autunno, un altro appuntamento è in programma sabato 28 settembre, con la raccolta delle pannocchie, che porterà a recuperare i granelli di mais, utili per produrre polenta e farina, che si potranno così accompagnare, appunto, ad un buon Merlot de “La Gra”.

Per ulteriori informazioni sul Gruppo di Recupero Agricolo “La Gra”, consultare la Pagina Facebook.

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