Bedero Valcuvia | 18 Luglio 2019

Weekend di festa per il Gruppo Alpini di Bedero Valcuvia-Masciago Primo

Grande weekend per le "Penne Nere" al “Sas de Ciucheta”: invitati trentasei gruppi, le autorità religiose e civili del territorio e della Comunità Montana

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(articolo di Cesi Colli) Sabato 20 luglio e domenica 21 luglio, il Gruppo Alpini di Bedero Valcuvia-Masciago Primo invita tutti alla tradizionale Festa di Gruppo. E’ un appuntamento che ogni anno si ripete con grande entusiasmo al “Sas de Ciucheta”, la località che domina Bedero Valcuvia e tutta la valle sottostante. Sono ormai più di cinquanta anni che il Gruppo ha visto la sua nascita: era il 1966 e in tutto questo tempo è sempre stato presente, vivo e partecipe a tutti gli avvenimenti locali, di valle e anche nazionali.

Con trepidazione e tanto entusiasmo ha organizzato la “sua” festa, invitando trentasei gruppi, le autorità religiose e civili del territorio e della Comunità Montana. E’ una necessità per gli Alpini ritrovarsi per rafforzare l’amicizia tra di loro e la comunità e magari per raccontarsi  e ricordare le esperienze vissute durante la naja e i tanti servizi civili prestati perché il senso di appartenenza è sempre forte tra le Penne Nere.

La manifestazione si aprirà sabato 20 luglio alle ore 19 al “Sas de Ciucheta” con un ricco banco gastronomico: gnocchi al sugo, zola, salamelle, carne alla griglia, patatine fritte, torte, bibite varie e l’immancabile vino bianco-rosso. Alle 21.30 verrà illuminata la cappellina della “Madonna degli Alpini”, che costruirono come simbolo della loro devozione religiosa. Da qualsiasi punto della valle si alza lo sguardo si può vedere questo punto luminoso racchiuso dai boschi del monte Scerè, che favorisce la meditazione e la preghiera.

Domenica 21 luglio, l’appuntamento è fissato per tutti al bivio che congiunge la strada militare del Monte Scerè a Mondonico. A ricevere le autorità, i vari Gruppi, i cittadini e i simpatizzanti saranno gli alpini insieme al loro presidente, Pinuccio De Pari. Suggestiva è sempre la sfilata lungo il “Sentiero degli alpini”, in cui ogni gruppo porta con orgoglio il proprio gagliardetto.

Dopo le cerimonie di rito, alzabandiera, omaggio floreale alla Madonna e le allocuzioni delle autorità presenti, sarà celebrata dal parroco di Bedero-Masciago la S. Messa al campo in ricordo degli  “Alpini andati avanti”. E’ nel silenzio e nella preghiera che ritorneranno i volti dei tanti alpini che sono stati compagni e amici dei partecipanti alla S. Messa e che ora si trovano accanto al Signore. Nei momenti di festa e di ricordo delle “Penne nere”, infatti, è ogni volta presente anche chi non c’è più, ma che è stato parte e sempre lo sarà di questi uomini che hanno sempre creduto e difeso i valori basilari della nostra cultura e della nostra società e che ancora oggi li vede protagonisti. È la riconoscenza e la gratitudine verso di loro che deve essere continuamente celebrata perché è grazie anche agli alpini che oggi i nostri giovani vivono in un’Italia “libera”, dove i diritti dell’uomo vengono riconosciuti e rispettati ogni giorno.

Alle 12.30 distribuzione del “Rancio alpino”: polenta con brasato, polenta e zola, carne alla griglia,patatine fritte, torte, bibite varie e vino bianco-rosso! E’ un menù scelto appositamente per non dimenticare la vecchia tradizione degli alpini: “Pan,  vin  e  luganeghin  l’è  la  festa  del  vecio  alpin!”.

Sedersi in compagnia davanti a gustosi piatti crea un’atmosfera serena, distesa e senza frenesia, in cui non si è incalzati dal tempo. Si crea così il clima ideale in cui accogliersi: è l’occasione per rievocare e ricostruire con amici e conoscenti le proprie storie e le proprie emozioni; è momento per  relazionarsi con i problemi anche senza troppa serietà e gravità perchè a tavola ed in compagnia è possibile affrontarli con migliore disposizione e minore fatica, e magari con più probabilità di arrivare ad una soluzione.

“Quando metto il mio cappello alpino, con la sua bella penna nera, non sono più io, mi sento  trasformato, sento che qualche cosa ribolle nel mio interno, vorrei che tutto il mondo fosse più solidale, più giusto, almeno normale, il che è il minimo del vivere civile!”, mi ha detto una volta  una “Penna nera”…

In caso di cattivo tempo la manifestazione si svolgerà in paese.

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