Varese | 11 Aprile 2019

L’amore più difficile è quello per noi stessi, a Varese “La sirenetta”

La fiaba di Andersen diventa metafora della ricerca dell’identità sessuale nel potente spettacolo in scena sabato 13 aprile allo Spazio YAK di Varese

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È giunta quasi al termine la stagione teatrale #latitudini organizzata da Karakorum Teatro e da Teatro Periferico. Ventuno eventi di teatro contemporaneo andati in scena tra Spazio YAK a Varese e il teatro di Cassano Valcuvia, hanno animato la provincia offrendo una programmazione di alto livello.

Il penultimo appuntamento di Spazio YAK (Piazza Fulvio de Salvo 6) è “La sirenetta” di Eco di Fondo, sabato 13 aprile alle 21.

La Sirenetta racconta di un’adolescente che per un gesto d’amore rinuncia alla sua stessa essenza, la sua coda, nel disperato tentativo di essere accettata ed amata. Si parte dalle lettere di ragazzi adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità e hanno rinunciato alla loro voce per chissà quanto tempo.

“La Sirenetta” quindi è metafora del tema dell’identità sessuale, si parla di giovinezza, di quell’età in cui molto spesso tutto è basato sull’astratto concetto di “normalità”. Ma normalità implica che qualcuno sia identificato come “diverso”.

Mai come in questo momento, ci sembra doveroso interrogarci su un tema che spinge l’opinione pubblica a confrontarsi e scontrarsi su domande delicatissime come “cos’è la famiglia oggi?”, la parità dei diritti, la possibilità di prevenire il bullismo per discriminazione sessuale nelle scuole. Tutto ciò che non si conosce fa paura, in fondo.

La regia dello spettacolo è di Giacomo Ferraù, la drammaturgia di Giacomo Ferraù e Giulia Viana con il contributo della compagnia, recitano Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti e Giulia Viana.

La produzione è di Eco di fondo in coproduzione con Campo Teatrale e lo spettacolo è sostenuto da NEXT – Laboratorio delle idee, selezione Inbox 2018 con il patrocinio di Amnesty International Sezione Italia e Everyone Group for cooperation on human rights culture.

L’apertura del teatro è prevista alle ore 20 con aperitivo a cura di EDUBAR Cooperativa Sociale L’aquilone, al costo di 5 euro, mentre lo spettacolo inizierà alle ore 21, al costo di 12 euro.

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