Varese | 21 Febbraio 2019

Imbroglia all’esame di guida e finisce al pronto soccorso con una denuncia

L’uomo ha cercato di farsi suggerire le risposte dell’esame, ma l’auricolare si è incastrato nell’orecchio e sono stati i Carabinieri a portarlo al pronto soccorso

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Dopo 40 giorni dall’episodio di un cittadino italiano di origini egiziane scoperto a imbrogliare agli esami di guida, nella giornata di ieri 20 febbraio, durante la sessione di esami presso gli Uffici della Motorizzazione Civile di Varese, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Varese hanno nuovamente scoperto un tentativo di truffa.

Le forze dell’ordine hanno infatti sorpreso un altro cittadino extracomunitario, sempre di origini egiziane, impegnato nella prova teorica per il conseguimento della patente di guida mod. B, intento ad utilizzare una sofisticata apparecchiatura elettronica composta da micro-auricolare, due telefoni cellulari collegati in remoto con una postazione esterna ed un orologio con microcamera. All’esterno della motorizzazione il complice, anche lui di origini egiziane, pronto a suggerire le risposte ai quesiti.

Ad insospettire gli addetti alla vigilanza della Motorizzazione ed i Carabinieri, è stata ancora una volta la postura innaturale dell’uomo tenuta durante l’esame. Ieri però, nonostante l’aiuto esterno, la prova d’esame non è stata superata per problemi “tecnici” nelle trasmissioni delle domande via auricolare e per la conseguente fine del tempo a disposizione.

Al termine della sessione i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno perquisito l’uomo e rinvenuto la sofisticata attrezzatura, denunciandolo all’Autorità Giudiziaria. L’intervento dei militari ha permesso anche di soccorrere il truffatore, trasportato al Pronto Soccorso di Varese per rimuovere dall’orecchio il piccolissimo trasmettitore, incastratosi pericolosamente durate la prova. Ad essere denunciato anche il complice, un altro cittadino egiziano ventunenne che, dal piazzale della Motorizzazione, utilizzando una apparecchiatura altrettanto sofisticata, suggeriva le risposte al candidato.

I militari accertavano che il costo da sostenere per garantirsi il superamento dell’esame senza studiare era di 2.700 euro.

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