Canton Ticino | 6 Febbraio 2019

Occhio alle truffe: ritorna il falso poliziotto, nel mirino gli anziani

Interessato il territorio del Locarnese. La Polizia Cantonale, che ha svelato il modus operandi dei malvivente, ribadisce i consigli rivolti a tutti i cittadini

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La Polizia cantonale comunica che in questi giorni sono giunte diverse segnalazioni che indicano un aumento di questo tipo di contatti telefonici truffaldini. Per questo motivo ci rivolgiamo nuovamente alla popolazione, in particolare ai familiari e a tutti coloro che assistono o sono di riferimento per delle persone anziane nonché ai media per ulteriormente sensibilizzare sui pericoli di questo genere di truffe.

Gli ultimi tentativi di raggiro hanno riguardato persone anziane di lingua tedesca, residenti in particolare nel Locarnese.

Ricordiamo che, nel compimento della truffa, di principio la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote, un parente lontano, un amico fino al falso poliziotto; ma in questi giorni con modalità finora sconosciute alle nostre latitudini.

Il truffatore si presenta infatti quale agente di polizia mediante una chiamata telefonica che, a differenza del passato, non proviene da un numero sconosciuto ma da uno che sembra essere ricollegabile alle forze dell’ordine. Questo per meglio trarre in inganno la vittima. Infatti si avvalgono di un sistema che permette di chiamare una persona camuffando il proprio numero di telefono; in questo caso simulandone uno della polizia (ad esempio +41 91 117 117).

Nel corso della telefonata, il truffatore millanta l’arresto di due autori di furti con scasso in Ticino nell’ambito di una specifica inchiesta per reati contro il patrimonio. Autori che avrebbero colpito anche nello stabile o nelle vicinanze dell’abitazione della vittima. Dapprima la inducono a raccogliere i valori che custodisce in casa e successivamente, giocando abilmente sulla paura instillata, la convincono a recarsi in banca, spiegando che anche gli impiegati sono coinvolti quali malviventi nell’indagine, per prelevare tutti i risparmi.

Dopodiché la convincono a nascondere e/o sotterrare quanto raccolto all’esterno dell’abitazione per metterlo al sicuro. Nottetempo i truffatori fanno capolino in giardino e risparmi e preziosi di una vita si volatilizzano in un baleno.

Ribadiamo i consigli per non incappare in questo genere di truffe:

– Siate sempre diffidenti quando ricevete chiamate con richieste di denaro.
– Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.
– Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti!
– Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca.
– Se una chiamata vi sembra sospetta, informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d’emergenza).
– Informate i vostri parenti e conoscenti dell’esistenza di questo tipo di truffa.

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