Luino | 18 Gennaio 2019

Il gioco? Un azzardo tutto luinese: il paese lacustre 125esimo in classifica su 8mila comuni

Un confronto con due analoghi paesi, uno della provincia di Varese, Castellanza, e uno siciliano, Cefalù. I numeri parlano chiaro, i luinesi giocano tanto

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(articolo di Daniele Foderà) Il gioco d’azzardo patologico è certamente un fenomeno di stretta attualità, con varie e delicate implicazioni a livello economico e sociale. Rifuggendo da qualsiasi giudizio personale e/o emotivo in merito, ci affidiamo ai numeri che, tante volte, ci aiutano ad analizzare un fenomeno in modo quanto più oggettivo possibile.

Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’imponibile medio pro capite dichiarato nelle denunce del 2017 (dunque relativo ai redditi prodotti nel 2016) ammonta a livello nazionale a 19.514 euro. In Lombardia la media è più alta con 23.066 euro, mentre il comune di Luino, invece, fa registrare un reddito imponibile pro capite di 16.336 euro.

Secondo i dati dell’Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), con 3.506 euro pro capite giocati a tutti i giochi gestiti dallo Stato e alle slot nel 2017, Luino è addirittura al posto numero 125 su 7.954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro capite. Questo vuol dire che nel solo 2017 in città sono stati spesi ai giochi un totale di 50,69 milioni di euro (con 40,39 milioni vinti). Di questa fetta, 5,13 milioni finiscono nelle casse dello Stato mentre 5,17 milioni ai concessionari, gestori ed esercenti vari. Inoltre, di questi 50,69 milioni, ben la metà sono finiti nelle Videolottery, saldamente in testa nelle preferenze dei luinesi in cerca di fortuna. Sebbene il numero di slot machine presenti in città sia diminuito – da 239 nel 2015 a 198 nel 2017 – i dati restano comunque molto alti.

Per capire meglio la portata di questi numeri, confrontiamo i dati luinesi con quelli di un altro comune della provincia di Varese con un numero di abitanti analogo: Castellanza. Con una popolazione di 14.397 unità, 267 in meno di Luino, Castellanza registra però un reddito imponibile pro capite di 22.483 euro, vale a dire maggiore di ben 6.147 euro rispetto a Luino. Tuttavia, Castellanza spende in giochi “soltanto” 3.169 euro pro capite, ossia 337 in meno di Luino.

Facciamo un altro esempio, questa volta con un Comune extra Lombardia. Facciamo allora il classico confronto Nord-Sud. Cefalù, nota meta turistica siciliana, ha una popolazione di 14.310 unità (Luino 14.664) con 9.393 contribuenti e un reddito imponibile pro capite di 16.445 euro (Luino 9.145 contribuenti per 16.336 euro pro capite). Ebbene anche qui i 3.506 euro pro capite giocati dai luinesi superano, anzi più che triplicano i 1081 euro giocati dai cefaludesi.

I numeri, come premesso, parlano da sé. Probabilmente i dati 2018 e forse ancor di più quelli relativi al 2019, porteranno delle novità a riguardo, vista l’adozione in città del “regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito”.

Non resta che aspettare e vedere se le misure adottate in consiglio comunale, inserite nel più ampio contesto dei 32 paesi del Piano di Zona con l’emissione dell’ordinanza anti-slot che entrerà in vigore dal 20 febbraio, scalfiranno la “passione” dei luinesi per la dea bendata.

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