Luino | 24 Ottobre 2018

CAI Luino, finiti i lavori al bivacco sul Monte Rosa. “Grande lavoro di squadra”

Il presidente Rinaldin: "Un grade impegno da parte di tutti. Ora chiediamo agli alpinisti, ai cittadini e all'amministrazione di Luino una mano per le spese effettuate"

In nome di Luino, finiti i lavori al bivacco sul Monte Rosa.
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In questi ultimi giorni di ottobre sono ultimati i lavori di ampliamento del bivacco CAI “Città di Luino”, alle Rocce di Roffel sul Monte Rosa. Pensare, organizzare e realizzare un cantiere edile a 3600 metri di quota, uno dei più alti d’Europa, non è stato certamente né semplice né facile e solo grazie alla determinazione e le capacità imprenditoriali del presidente del CAI Luino Adriano Rinaldin ha visto la sua realizzazione.

L’idea del presidente di dare una nuova struttura al vecchio bivacco è partita lontano quasi tre anni fa, prima informandosi sulle varie promozioni di un parziale sostegno economico da parte della Sede Centrale del Club Alpino Italiano, poi la ricerca di collaboratori per studiare il progetto, e così è nato il primo nucleo di lavoro: la guida alpina Marco Roncaglioni per la sicurezza in quota e la logistica a Macugnaga, il geometra Paolo Gobbato per il progetto e le pratiche burocratiche.

Tutti e tre hanno “lottato” contro l’immenso muro che la nostra burocrazia sa innalzare: leggi nazionali, leggi regionali, leggi provinciali, leggi comunali, e anche qualche gamba tesa. Appena le nebbie per i permessi e l’eventuale sostegno economico si sono leggermente diradate è iniziata la fase di progettazione per la realizzazione: tipo di materiali, tempi di costruzione, difficoltà e pesi per i trasporti in quota ecc. Un grande aiuto è arrivato dalla ditta Studio Tetti Stalletti di Rancio che ha realizzato gratuitamente il progetto della costruzione con materiale in legno compresso modulare per rendere il bivacco coibentato e un vantaggio per il trasporto.

Passa ancora un anno e alcuni permessi tardano ad arrivare e intanto si inizia a formare la squadra i carpentieri, muratori, lattonieri, cuoca, addetto alla sicurezza e la società di elitrasporto. Finalmente i permessi ci sono tutti pronti a partire per settembre e le previsioni meteo ci mettono lo zampino, ritardando la salita. Arriva ottobre per andare in quota a lavorare è un azzardo ma ecco l’inaspettata “estate del bivacco CAI Città di Luino”; meteo stabile temperatura con alcuni gradi sopra lo zero – mercoledì 3 ottobre si parte.

La squadra è al completo sei persone: Adriano Rinaldin, Marco Roncaglioni, Graziella Piccinin, Domenico Stalletti, Sandro Morandi, Umberto Dellea; si sale e inizia il lavoro. La quota si fa sentire, usare il compressore, pala e piccone, gettare il cemento per costruire la fondazione, scaricare i materiali che arrivano con l’elicottero è una grande fatica bisogna fermarsi spesso per equilibrare il respiro che diventa in pochi secondi affannoso. Il cantiere è sulla cresta della montagna, pochi centimetri di spazio, neanche un metro dalle pareti del bivacco a destra un salto di 2000m verso Macugnaga mentre a sinistra il vuoto verso Sass Fee. Anche la cuoca, Graziella Piccinin segretaria del CAI Luino ha il suo bel daffare, prendere la neve scioglierla, preparare pranzo e cena nello spazio ristretto di un bivacco non è facile. E non è nemmeno facile condividere lo spazio di 4-5 metri quadrati in sei persone per mangiare e dormire in quota, senza riscaldamento e senza servizi igienici – ci vuole una grande determinazione da montanaro.

In tre giorni la nuova costruzione è al tetto, lo spazio è più grande, Adriano ha provveduto all’impianto di illuminazione e posizione per ricarica cellulari con pannello fotovoltaico. Ed ecco arrivare il resto della squadra Paolo Gobbato e i lattonieri Roberto e Stefano per completare il lavoro. Un altro giorno di tempo buono poi peggioramento: nevica, tutto si ferma anche se manca poca per il fine lavori. Domenica 7 la decisione di scendere, ma la nebbia blocca il trasporto poi verso sera una schiarita si ritorna a valle con il pensiero che si deve ritornare prima delle grandi nevicate.

Dopo un periodo di meteo perturbato, una tregua martedì 16 ottobre e così si sale di nuovo: Adriano, Marco, Roberto e Stefano al bivacco per completare la copertura del bivacco con lastre di alluminio. In tre giorni il lavoro è finito e venerdì 19 ottobre tutti scendono a valle.

“Una bella esperienza, un messaggio positivo all’attuale nostra società che troppo spesso è superficiale e rinunciataria di fronte alle difficoltà – spiega il presidente Rinaldin -, un grande lavoro di squadra, un grande impegno, un impegno che adesso si chiede agli alpinisti, ai cittadini e agli Amministratori di Luino per fare squadra e aiutare la sezione CAI Luino ha completare i pagamenti rimasti in sospeso”.

Un ringraziamento è doveroso, oltre che ai Soci CAI, artefici della realizzazione: Adriano, Graziella, Marco, Paolo, Domenico, Sandro, Umberto, vanno a Roberto e Stefano della Ditta Prefa per la parte di lattoneria, a Sala Roberto pilota dell’elicottero della Star Work Sky, alle ditte: Studio Tetti Stalletti di Rancio Valcuvia, Morandi-Dellea, Cumdi di Germignaga, mobilificio Gobetti, Ferramenta Vanoli di Luino. Il bivacco CAI città di Luino è stato, è, e sarà un valido supporto logistico e di sicurezza per tutti gli alpinisti che frequentano le alte vette del monte Rosa e porterà sempre nel mondo il nome di Luino.

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