Varese | 20 Settembre 2018

Varese, da domani la Polizia Scientifica in mostra per rivivere la storia italiana tra impronte e immagini

All'interno dell'esposizione realizzata anche la ricostruzione di una scena del crimine. "Pezzo fondamentale di un’eccellenza della nostra amministrazione"

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Nell’ambito della rassegna “Nature urbane”, organizzata dal Comune di Varese tra il 20 ed il 30 settembre presso Villa Mirabello, è stata inserita la mostra fotografica “Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica”.

La mostra, che sarà aperta fino al 28 settembre e con ingresso gratuito, ripercorre alcuni dei momenti più drammatici e significativi della storia del Novecento e dell’inizio del nuovo Millennio, attraverso il lavoro ultracentenario della Polizia scientifica, un’eccellenza del panorama mondiale sempre al servizio delle libertà del cittadino. Nello spazio espositivo presenti immagini esclusive relative a fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese come l’arresto di Sandro Pertini (il futuro presidente della Repubblica, fermato dai fascisti), l’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto nel 1924, e poi, risalendo la corrente del tempo, il mostro di Firenze, le stragi di mafia e quelle dell’eversione nera.

Un’occasione per rivivere o avvicinarsi a episodi a volte drammatici della realtà italiana permettendoci di comprendere meglio la società passata e di costruire in modo migliore quella che sarà. Nelle vetrinette allestite sono visibili vecchi carteggi rappresentativi il modo in cui la Polizia Scientifica operava per cristallizzare la scena del crimine, nonché attrezzature utilizzate per le diverse attività di repertazione e fotosegnalamenti.

Non manca neanche la ricostruzione di una scena del crimine, ove personale addetto al Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Varese, fornirà informazioni inerenti il proprio intervento, spiegando le diverse fasi del lavoro e le finalità probatorie. I visitatori, inoltre, potranno vedere il nuovo mezzo in dotazione alla Polizia Scientifica, denominato Fullback.

“La mostra restituisce alla memoria un pezzo fondamentale di un’eccellenza della nostra amministrazione – ha commentato il capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli -. La Polizia Scientifica affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso e nonostante le nuove tecnologie devo dire un grazie alla passione e alla dedizione degli uomini e delle donne della Polizia Scientifica che fanno l’elemento decisivo nelle indagini”.

Oggi la Polizia scientifica ha un archivio di 16 milioni di cartellini fotodattiloscopici. Vi lavorano 3 mila persone di cui 84 scienziati con 70 laboratori, 14 gabinetti regionali e strumenti all’avanguardia, che consentono ad esempio di ricostruire in 3D la scena del crimine o effettuare la comparazione dei volti, grazie all’utilizzo del nuovo sistema SARI (Sistema Automatico Riconoscimento Immagini).

Domani, al termine della cerimonia di inaugurazione fissata per le ore 17, si svolgerà un concerto a cura della Fanfara della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Secondino De Palma, che per l’occasione ha elaborato un programma con alcuni brani ispirati alle “Nature Urbane”. La Fanfara, composta da quaranta elementi, è avvezza a suonare in manifestazioni significative in tutt’Italia.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127