Luino | 19 Settembre 2018

“Il lago a Luino è un malato cronico, il 23% degli scarichi non allacciati o non trattati”

I grillini luinesi tornano su un loro cavallo di battaglia, l'inquinamento del lago: "Intervenire con urgenza, non vogliamo più vedere rifiuti galleggiare in acqua"

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Come successo in passato, anche dopo la segnalazione di ieri riguardante il pessimo stato delle acque del lago Maggiore nei pressi di Palazzo Verbania, gli attivisti grillini luinesi intervengano per sottolineare il grave problema, che perdura ormai da troppo tempo.

Questa volta il gruppo lacustre, insieme al consigliere regionale M5S Roberto Cenci, ha voluto denunciare la situazione della rete fognaria luinese sin dagli anni ’70 per arrivare ai giorni nostri, domandandosi il motivo di questi ritardi nei lavori per tutelare l’ambiente e intervenire sull’inquinamento.

“Notiamo che ormai è divenuta una costante tollerata. Dalle amministrazioni perviene il messaggio rassicurante: ‘stiamo provvedendo’ – esordiscono gli attivisti 5 stelle -. Accompagna il turista che percorre il lungolago in ambedue le direzioni, che ignaro crede di condividere civiltà, nel 2018 in Italia. Stiamo parlando di ciò che non si può più nascondere: il lungolago di Luino è lo scarico della fogna“.

Non più casi sporadici, ‘emergenze’, ma regolari dosi di olezzo indecoroso – continuano i pentastellati luinesi -. Lo sconforto si poteva provare quando negli anni ‘70 a Luino, le cose già non andavano diversamente. Al carico autoctono si aggiungevano in quegli anni, gli scarichi di tutti i nuovi insediamenti turistici, dai campeggi alle seconde case. Nel ’94 il depuratore di Luino venne messo in funzione per garantire la depurazione di 7 comuni: Agra, Brissago VT, Dumenza, Germignaga, Grantola, Luino, Mesenzana e Montegrino Valtravaglia. Germignaga svetta tra le parti di lago più inquinate, a Dumenza non è ancora terminata la connessione con la rete depurata, ogni comune genera comunque un volume di acque scure non depurate che scaricano in natura … dopo 24 anni la situazione è questa?”.

“Di sicuro – spiegano ancora gli attivisti 5S -non sembra mai essere stata un’urgenza nell’agenda politica regionale e, quando c’era, provinciale. Il depuratore e la rete fognaria in rilevamento, da parte dei tecnici di ALFA, hanno conferito nel 2016 (ultimi dati disponibili a oggi) 1.932.332 metri cubi di liquami. Ma attenzione: su 29.290 abitanti equivalenti, depurati sono 22.402, mentre altri 1.766 scaricano in ambienti non trattati e ben 5.122 non sono allacciati ad una rete di smaltimento. Se quello che vendiamo ai turisti è il nostro ambiente, bisogna davvero dare il colpo di reni e invertire totalmente la rotta”.

“I retroscena politici di come vengono spartite le partecipate ai servizi di depurazione, come di tutti gli altri settori di quello che una volta si chiamava ‘servizio pubblico’, fanno presupporre che di questo passo lo status corrente non vedrà presto un’evoluzione. Ma noi a questo ci vogliamo opporre drasticamente. Si dovrebbero addirittura valutare aspetti legali legati all’incuria di questa importante attività volta alla protezione dell’ambiente. Da amanti del territorio – affermano ulteriormente -siamo afflitti ogni volta che fotografie e discussioni portano a documentare nuovi sversamenti che palesano la totale perdita di controllo della gestione del sistema di depurazione”.

“Gli amministratori sono tutti pubblici ufficiali. I politici regionali e le forze dell’ordine devono necessariamente intraprendere azioni forti volte a recuperare la dignità ambientale del nostro territorio – concludono i grillini -. Non vogliamo mai più vedere galleggiare nelle nostre acque topi, carta igienica ed immondizia varia. E’ ora di smettere di voltare lo sguardo e difendere realmente il nostro territorio denunciando e picchiando i pugni sul tavolo, se necessario, per avere subito i fondi per provvedere a questo scempio”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127