Genova | 15 Agosto 2018

Genova: sale a 39 il numero dei morti, tra loro 3 bambini. Si scava ancora per cercare dispersi

Ue: "All'Italia 2,5 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, come strade e ferrovie". Roventi polemiche, sotto accusa Autostrade per l'Italia

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(ANSA) Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi. E si fa sempre più rovente la polemica sulle responsabilità, con la società Autostrade per l’Italia (gruppo Benetton) che si difende. Il governo proclamerà il lutto nazionale e la Regione Liguria ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale, dobbiamo ancora individuare il giorno, che coinciderà con la giornata della cerimonia funebre delle persone defunte”. Lo annuncia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei ministri straordinario in prefettura a Genova con il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

Ue: a Italia 2,5 mld euro infrastrutture. “Nel periodo 2014-2020 l’Italia ha in programma di ricevere 2,5 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, come strade e ferrovie. Nell’aprile 2018 la Commissione Ue ha sbloccato un piano di investimento per le autostrade che attiverà circa 8,5 miliardi di investimenti, inclusi per la regione di Genova”. Lo sottolinea un portavoce della Commissione europea. “La Commissione è in stretto contatto con le autorità italiane che conducono le indagini”, sul crollo del ponte Morandi. “Non ci faremo coinvolgere in alcuno scontro politico”, conclude il portavoce.

39 vittime, tre i bambini. Si scava ancora per cercare dispersi. E’ salito a 39 il numero dei morti accertati, tre dei quali sono bambini. L’ultimo bilancio è del Viminale, che cita dati della Prefettura di Genova. Tra le vittime ci sono anche tre francesi. Si scava ancora per trovare i dispersi: nelle ultime ore sono state estratte altre due persone che non sono state ancora identificate. Restano 16 i feriti, di cui 12 in codice rosso. Gli sfollati sono 632. “Le ricerche di vittime e dispersi non sono mai state sospese e continuano tuttora”. E’ quanto conferma il Comando generale dei Vigili del fuoco ribadendo che si sta continuando a lavorare sia nei pressi del pilone della parte crollata sia nella zona della ferrovia, quella più vicina alla porzione di struttura rimasta sospesa. “Il ponte – ribadisce il comando generale dei Vigili del Fuoco- è monitorato costantemente perchè, come evidente da ieri, ci sono rischi ma le attività non hanno mai subito interruzioni”.

Le macerie fanno paura, rimuoverle subito. La Regione Liguria ha avviato un controllo meteo in tempo reale per scongiurare il rischio che le piogge impediscano i soccorsi nella parte del ponte autostradale Morandi crollata nel torrente Polcevera e che le macerie si trasformino in un ‘tappo’ per il deflusso delle acque. Sulla necessità di rimuovere le macerie “nel giro di giorni non di mesi” ha insistito il suo direttore generale della Protezione civile Agostino Miozzo “perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione”.

Due le inchieste, dalla Procura: “Errore umano”. I tiranti sotto accusa. “Non è stata una fatalità, ma un errore umano” a provocare il crollo del ponte a Genova. E’ la convinzione del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che oggi ha compiuto un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo, mentre un’altra inchiesta è stata aperta dal ministero delle Infrastrutture.

Erano attesi al lavoro, ma per il traffico avevano fatto tardi. Un ritardo che è costata la vita a due ragazzi albanesi, Edi Bokrina di 28 anni e Marius Djerri, di 22 anni, da tempo residenti in Italia. Solo pochi minuti prima della tragedia avevano chiamato la ditta di pulizie per la quale lavoravano per avvertire del contrattempo e assicurare che si stavano affrettando.

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