Ai comuni di frontiera dell’Alto Varesotto è arrivata la tanta agognata notizia che riceveranno i ristorni dei frontalieri perché il Ticino ha autorizzato il versamento delle imposte dei lavoratori italiani. Si tratta della somma che sarà versata entro il 30 giugno e corrisponderà alla parte italiana dell’imposta alla fonte sul reddito, versata nel 2017 dai lavoratori frontalieri.
Questi fondi, però, saranno destinati per porre in essere l’accordo tra Ticino e Lombardia, nel quale conoscenze, volontà e burocrazia hanno permesso di aprire ad una nuova fase di collaborazione tra la Lombardia e il Canton Ticino. In questo senso, infatti, un po’ di burocrazia potrebbe snellirsi, aggiungendo anche maggiori collaborazioni che potrebbero essere attivate anche se non è ancora dato di sapere come reagiranno i comuni al versamento vincolato.
Non è un caso se, ieri, il Governo a Bellinzona ha comunicato di aver “nel contempo avviato trattative transfrontaliere con le Regioni Lombardia e Piemonte, per la stesura di un piano di interventi congiunto nei settori infrastrutture, ambiente e mobilita”.
“La decisione del Consiglio di Stato – scrive in una nota il Governo ticinese – ha tenuto conto delle decisioni espresse dalle Regioni Lombardia e Piemonte, rispettivamente il 25 maggio e l’11 giugno scorso. Entrambi i governi regionali hanno infatti confermato la disponibilità̀ ad elaborare un documento progettuale congiunto, che preveda l’utilizzo dei ristorni per realizzare opere infrastrutturali, di protezione dell’ambiente e a favore della mobilità transfrontaliere”.
La programma che verrà̀ presentato nel corso dell’estate conterrà un elenco di progetti strategici e indicazioni precise sui tempi di realizzazione delle opere.
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