Milano | 10 Giugno 2018

“Rifiuti? No risorse!”, l’App di Letizia Rigazzi premiata tra le eccellenze di “Youth in Action”

La 25enne di Cremenaga: "Waste4Good è un’iniziativa sociale volta a contrastare l’aumento della povertà". Ora la giovane farà uno stage presso Italia non Profit

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Una grande passione, quella del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, che sempre più è entrata nella quotidianità delle nostre case e che mira a tutelare la nostre vite, è quella che da anni muove Letizia Rigazzi, cremenaghese doc, laureata in filosofia e con un master in “Green Economy” alla Bocconi di Milano, e che l’ha condotta a partecipare allo speciale concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals – Edizione 2018” (per ulteriori informazioni cliccare qui, ndr) , promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, e rivolto ai giovani under 30.

Il concorso aveva l’obiettivo di raccogliere e premiare le migliori idee progettuali in grado di favorire il raggiungimento degli SDGs (Sustainable Development Goals, ndr) in Italia, sensibilizzando al tema dell’Agenda 2030. Le proposte dovevano mostrare soluzioni innovative, ad alto impatto sociale ed essere connotate da una componente tecnologica.

L’idea di Letizia è stata una di quelle premiate come miglior eccellenza tra una cinquantina di proposte arrivate da tutta Italia. “Stavo facendo lo stage da Gianni Versace ed un mio collega ha letto un articolo che presentava il concorso – racconta Letizia -. Sapeva che mi occupavo di tematiche legate alla sostenibilità in Versace e così ci ho provato e mi sono iscritta. Ho lavorato ad un progetto che ho chiamato ‘Waste4Good: si tratta di un’iniziativa sociale volta a contrastare l’aumento della povertà, basata su un servizio di ritiro a domicilio veicolato da un’App. La piattaforma connette le ONG operanti a livello locale ai singoli cittadini, trasformando la necessità di quest’ultimi di liberarsi di alcuni oggetti, considerati erroneamente come rifiuti, in una risorsa a sostegno dei progetti delle varie associazioni”.

“L’idea mi è venuta guardando una serie di vestiti che avevo in casa – spiega ancora la giovane 25enne -. Poi ho ragionato cercando di estendere l’iniziativa a più oggetti. Nel caso in cui l’App sarà sviluppata e messa a disposizione degli utenti, sarà interessante vedere i risultati dei feedback e quelli relativi ai dati che quantificano l’impatto ambientale non generato grazie all’uso dell’App: i chili di rifiuti non prodotti, il numero di donazioni ed anche altro. L’obiettivo è quello di coinvolgere quante più possibili associazioni e cittadini, per aiutare le ONG nelle loro attività, senza alcun tipo di guadagno o spesa. Semplicemente creando una rete sostenibile”.

Una bella notizia per tutto l’Alto Varesotto, che porta visibilità ai giovani del territorio che si impegnano per avere un’opportunità lavorativa in un momento storico così difficile. Letizia, infatti, grazie al premio ricevuto avrà la possibilità ora di fare uno stage presso “Italia non Profit”, che potrebbe sviluppare “Waste4Good“e renderla fruibile per tutti i cittadini, per andare oltre l’importanza teorica della sostenibilità e metterla a disposizione della comunità.

Un piccolo granello di sabbia, per il nostro bene e quello delle generazioni future.

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