“La Città di Luino e il luinese in generale soffrono da tempo di un cronico problema di collegamenti verso i grandi centri di Varese, soprattutto, Milano. Arrivati a Varese da sud, per raggiungere la città più popolosa della sponda lombarda del Verbano, ci sono strade trafficatissime e per percorrere meno di 30 km (la distanza tra qui e il capoluogo Varese) ci vuole praticamente un’ora in auto. Circa lo stesso tempo se si decide di andare a Varese in pullman, ma ovviamente solo in certi orari”. Con queste parole Alessandro Franzetti, già presidente del consiglio comunale del paese lacustre, lancia un’ipotesi tanto originale quanto suggestiva sulla viabilità e le vie di comunicazioni del territorio del nord della provincia.
“Pensate – spiega ancora Franzetti – che fino al 1955, da Luino partivano tre linee di tramvia (verso Ponte Tresa, la Valcuvia e Varese) che ampliavano l’offerta del treno per Milano, presente da fine Ottocento. Fu un grave errore dismettere quelle linee (i nostri nonni se le ricordano), gli svizzeri che sono molto più avanti di noi in questo hanno mantenuto la linea Ponte Tresa-Lugano (nonostante ingenti perdite ripianate dal Cantone)”.
“Ciò detto, emerge chiaramente che Luino è isolata, con tutte le ricadute che ne seguono, tra cui il maggior tempo di percorrenza per esempio per far circolare merci e prodotti delle poche e meritevoli aziende rimaste in loco, lo spopolamento verso città più centrali, il minor afflusso turistico. Negli anni ’80 – continua Franzetti – , nel corso della memorabile Festa dei Trasporti promossa dall’infaticabile assessore Giovanni Mele, i mezzi che venivano a Luino da Varese passavano da Laveno. Come? Attraverso un binario che collega le due stazioni ferroviarie di Laveno Mombello”.
“Ed ecco in cosa consiste la mia proposta: unificare le due stazioni di Laveno, in modo tale che da Luino si possa arrivare in treno a Varese. Propongo di abolire le fermate intermedie tra Luino e Laveno e tra Laveno e Varese almeno nei treni utili ai lavoratori (mattina e sera) in modo tale che si possa arrivare a Varese in circa 40 minuti. In questo modo molti lavoratori abbandonerebbero l’auto, ci sarebbe meno inquinamento, traffico, incidenti sulle nostre strade”.
“Faccio questo appello – conclude – in primis a Regione Lombardia, a Trenord, a RFI, al sindaco Ercole Ielmini e all’amministrazione di Laveno, mentre chiedo al sindaco di Luino, Andrea Pellicini, di farsi promotore di questa idea. Per uscire da un isolamento (non solo geografico) che per Luino è divenuto ormai cronico”.
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