Varese | 7 Giugno 2018

L’industria premia i 70 migliori studenti tecnici ed economici della provincia

Premiati i luinesi Andrea Leonardo Capobianco, Gulec Ayse, Mattia Baggiolini, Salvatore Diana, Sebastian Stefano Ballardini e Lorenzo Parietti

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E’ ormai una tradizione: per i ragazzi degli istituti industriali, professionali ed economico/amministrativi l’anno scolastico si chiude con la consegna delle borse di studio del progetto “Generazione d’Industria”. L’industria premia i 70 migliori studenti tecnici ed economici della provincia di Varese.

È un pallottoliere che va costantemente aggiornato quello dei ragazzi premiati dal Progetto Generazione d’Industria portato avanti dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese insieme a 44 imprese del territorio. Anche questo anno scolastico, per la settima volta consecutiva, si chiude con la consegna di 70 borse di studio ad altrettanti alunni dei 17 istituti tecnici industriali ed economici del Varesotto. In pratica, gli studenti migliori che in provincia siedono sui banchi di scuola nelle aule professionali, industriali e di studi economico-amministrativi.

La cerimonia di consegna è avvenuta questo pomeriggio al Centro Congressi Ville Ponti di Varese alla presenza di 400 ospiti tra ragazzi, genitori, parenti ed esponenti del mondo dell’impresa locale. Tra cui il Vicepresidente dell’Unione Industriali, Tiziano Barea, a capo del Progetto Generazione d’Industria: “Sentiamo continuamente parlare di crisi ma vogliamo che si senta parlare anche di merito, di impresa e di futuro. Per questo premiamo alla fine di questo anno scolastico questi 70 studenti. Li premiamo per il loro impegno e per l’energia che hanno saputo mettere nelle sfide a cui li hanno posti di fronte i loro insegnanti e le nostre imprese nei percorsi di alternanza scuola/lavoro. Un’energia che ha contagiato anche le nostre imprese”. E rivolgendosi direttamente ai ragazzi: “Dovete essere orgogliosi di voi stessi. Devono esserlo anche le vostre famiglie. Di certo lo sono le imprese che oggi vi premiano perché avete dimostrato di essere bravi”.

Ma come si diceva, Generazione d’Industria è come un pallottoliere che va costantemente aggiornato. E dunque ecco il conto: con questi ulteriori 70 ragazzi premiati salgono alla cifra di 298 gli studenti a cui l’iniziativa dell’Unione Industriali e delle imprese ad essa associate ha riconosciutao una borsa di studio in questi anni.

Premi al merito, ma non solo. Giunto alla settima edizione consecutiva, il Progetto di Generazione d’Industria è molto di più, della già impegnativa consegna di decine di borse di studio. L’obiettivo di medio-lungo termine è molto ambizioso: diffondere la cultura industriale e dimostrare il ruolo sociale ed economico delle imprese. Generazione d’Industria è dunque un programma di interscambio culturale tra aziende e istituti tecnici. Sfida portata avanti quotidianamente dall’Unione Industriali e dalle imprese attraverso quattro diverse azioni: gli “Stage Plus”: durante l’anno scolastico le imprese accolgono gli studenti delle classi quarte e quinte con tirocini di lunga durata e con la possibilità di proseguirli durante il periodo estivo; le imprese protagoniste a scuola: gruppi selezionati di studenti vengono coinvolti in corsi tenuti dalle aziende sia in orario scolastico, sia extrascolastico; aggiornamento del corpo docente: visite e lezioni in azienda per gli insegnanti che si confrontano con i tecnici delle imprese sulle ultime evoluzioni nei processi produttivi e nell’organizzazione del lavoro; la premiazione al merito dei ragazzi, borse di studio agli studenti come messaggio di fiducia che le aziende ripongono nelle nuove generazioni.

“Con Generazione d’Industria – spiega Tiziano Barea – l’Unione Industriali e le 44 imprese partner dell’iniziativa investono letteralmente sui giovani e sulle scuole. Perché? Per permettere alle imprese di conoscere i ragazzi. Per permettere ai ragazzi di conoscere le imprese. Perché vogliamo trasferire un senso di fiducia e coraggio, facendo squadra e avvicinandoci come imprenditori alle scuole”.

Rendersi più attraenti nei confronti dei giovani. Questo uno dei principali scopi del progetto, come conferma lo stesso Barea: “Viviamo in una società in cui prevale l’idea che le imprese siano luoghi di lavoro poco attraenti e che le scuole tecniche siano quelle per i ragazzi meno studiosi. Sono idee sbagliate, che nascono da pregiudizi e generalizzazioni. L’industria non è meno attraente di altri luoghi di lavoro, semplicemente non è di moda. Sono due cose completamente diverse. Generazione d’Industria nasce anche per questo: per far conoscere ai ragazzi il bello delle nostre imprese”.

Premiati anche gli studenti luinesi dell’ISIS “Città di Luino – Carlo Volontè”: Andrea Leonardo Capobianco, Gulec Ayse, Mattia Baggiolini, Salvatore Diana, Sebastian Stefano Ballardini e Lorenzo Parietti.

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