Varese | 17 Aprile 2018

Arcigay Varese: “Pride libero e inclusivo. Le istituzioni tutelino tutti i loro cittadini”

La comunicazione arriva a seguito del diniego del logo regionale alla sfilata arcobaleno, giunto dal presidente Fontana nel corso della scorsa settimana

Il comune di Marchirolo patrocina il Varese Pride 2018, è il primo dell'Alto Varesotto
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In un’intervista rilasciata nel corso della scorsa settimana al quotidiano online “Lettera43” il neoeletto Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è dichiarato contrario rispetto alla concessione del logo regionale alla sfilata arcobaleno in programma per la giornata del 30 giugno a Milano. “Non daremo il patrocinio al Gay Pride perché è una manifestazione divisiva e per questo non va sostenuta – ha detto il Presidente regionale -. Quando le manifestazioni sono divisive non sono mai da sostenere”.

Una linea non nuova quella di Attilio Fontana, che ricalca quella seguita a Varese, dove fu sindaco per due mandati. Una linea alla quale, però, non hanno intenzione di sottostare C.I.G. Arcigay Milano, Arcigay Varese, Arcigay Bergamo, Arcigay Pavia, Arcigay Mantova, Arcigay Cremona, Arcigay Brescia, insieme a tutte le associazioni del Coordinamento Arcobaleno di Milano e provincia, UniversiGay Pavia e al Coordinamento del Milano Pride, del Varese Pride, del Bergamo Pride e del Pavia Pride, che comunicano che provvederanno a breve a depositare ufficiale richiesta di patrocinio alla regione Lombardia per tutti i Pride lombardi del 2018.

“Con questo gesto – spiegano – invitiamo l’istituzione, in quanto garante della tutela di tutti i suoi cittadini, ad accogliere la richiesta di patrocinio dei Pride lombardi e a non dare seguito alle dichiarazioni del presidente Fontana. Ci appelliamo a tutti i consiglieri regionali che hanno a cuore l’affermazione dei diritti e la lotta ad ogni forma di discriminazione, affinché contrastino apertamente questa presa di posizione che mira far arretrare ulteriormente la Lombardia nel campo dei diritti”.

E concludono: “Ricordiamo al presidente Fontana che il Pride è una manifestazione di libertà aperta e inclusiva, una festa per l’affermazione dei diritti delle persone LGBTI*, ispirata ai principi di laicità, libertà e antifascismo e pertanto può essere considerata divisiva solo da coloro che non condividono questi principi fondanti la nostra carta costituzionale”.

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