Germignaga | 27 Febbraio 2018

Germignaga, cittadini e politici a confronto sul futuro del servizio sanitario locale

Si è tenuto ieri sera, presso l'ex Colonia Elioterapica, l'incontro organizzato dal Comitato per l'Ospedale di Luino. Dieci i candidati alle Regionali presenti

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Il futuro di un servizio indispensabile per la collettività, quello sanitario, è passato ieri sera da Germignaga, luogo di un incontro tra cittadini e politici fortemente voluto dal Comitato per l’Ospedale di Luino, a pochi giorni dal voto, tenutosi presso il salone dell’ex Colonia Elioterapica, messo a disposizione dal sindaco Marco Fazio.

Dieci candidati alle prossime Regionali lombarde hanno risposto positivamente all’invito di Sergio Moalli, presidente del Comitato, e di Alessandro Franzetti, dottorando di Ricerca in Diritto e Scienze Umane, che ha moderato il dibattito.

Molteplici i temi affrontati negli interventi, dal lavoro svolto negli ultimi anni alle prospettive per il futuro, che hanno portato in superficie alcuni punti fermi capaci di creare una visione comune sul rapporto struttura – utenza, al di là degli specifici obiettivi elettorali di ogni forza in campo. Nei tre turni a disposizione per ogni candidato, si sono alternati al microfono i seguenti ospiti: Roberto Cenci (M5S), Giorgio Ginelli (Noi Con l’Italia), Luigi Luce (Liberi e Uguali), Luca Paris (Partito Democratico), Jenny Santi (Fontana presidente), Laura Tamborini (Obiettivo Lombardia), Gunnar Vincenzi (Gori presidente), Emanuele Monti (Lega), Donatella Fraschini (Forza Italia) e Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia).

Il confronto, introdotto dal presidente Moalli, soddisfatto per la risposta della comunità, e da Daniela, rappresentante del Comitato, che ha ringraziato Nicola Di Nolfo come “voce” dei dializzati e grande esempio per tutti gli esponenti dell’associazione, ha subito trovato un punto di partenza inamovibile: l’importanza strategica dell’Ospedale luinese.

“Questione delicata – ha sottolineato Emanuele Monti -, per una città che segue oltre 50mila persone e ha il potenziale per diventare ‘capitale’ del lago Maggiore. Il percorso, indubbiamente, deve passare dall’identità della struttura sanitaria, dalla sua posizione geografica e dal rapporto con le valli circostanti“. A proposito di identità, sono stati citati a più riprese i lavori di ristrutturazione e potenziamento già eseguiti per gli spazi di mensa e cucina, importanti nell’esperienza quotidiana di medici e infermieri.

Il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, è poi intervenuto mettendo in evidenza le specificità del nosocomio, tra i migliori in Lombardia per l’efficienza dei reparti traumatologico e riabilitativo, citando inoltre l’Ospedale di Cittiglio, nell’ambito di un “complesso territoriale che ha mostrato negli anni grandi capacità di reazione alle criticità”.

L’identità emerge come elemento qualificante in direzione delle sfide future, aspetto su cui sì è soffermato Luigi Luce tracciando alcune possibili coordinate: “Gli accorpamenti dei reparti non devono incidere negativamente sull’essenzialità di ogni presidio, cioè la tutela dei cittadini e della loro salute – ha affermato il candidato di LeU -. Per questo motivo uno dei principali provvedimenti che mi sento di consigliare, riguarda la riduzione dei costi dei ticket“, visione condivisa anche da Roberto Cenci, che propone una ridefinizione dei prezzi in base al reddito.

L’efficienza dei trasporti rappresenta inoltre un altro stimolo condiviso dai candidati, con uno sguardo a qualsiasi evenienza collegata alla rete di Alptransit, e un cenno alla qualità e alla sicurezza anche per tutti coloro che vengono da fuori e per i turisti, come ricordato da Luca Paris e dal sindaco di Porto Ceresio, Jenny Santi.

Mi piace pensare alla struttura luinese non come Ospedale ‘minore’, ma del territorio – ha detto Monti in relazione al rapporto con il presidio di Varese, altro grande tema della serata -. Grazie a realtà come quella luinese i cittadini possono godere della vicinanza a casa, molto importante durante le cure. Varese invece deve rimanere una certezza per gestire al meglio i grandi interventi, e per le risorse preziose che provengono dalla realtà universitaria“, ha concluso il consigliere uscente della Lega, dando modo a Giorgio Ginelli di inserirsi citando il professor Francesco Dentali, docente presso l’università dell’Insubria, da ottobre dello scorso anno nuovo primario di Medicina Generale in via Forlanini.

Una dinamica delicata come l’analisi dei fabbisogni, ha spinto poi il confronto su un piano di gestione amministrativa, sul quale Santi, Pellicini e Fraschini hanno ricordato di non temere la politica, ma di esporsi con coraggio per il bene dell’utenza laddove si presentano scenari di emergenza, o dove gli accordi sanciti non sembrano essere rispettati. Interpellare di più i sindaci e studiare le esigenze dei pazienti cronici sono le formule proposte da Gunnar Vincenzi e dalla dottoressa Laura Tamborini, per 40 anni al servizio della comunità presso il nosocomio luinese, che ha evidenziato la necessità di potenziare il numero di posti letto, in primo luogo per i reparti di medicina, sub acuti e medicina riabilitativa, dando alla città la possibilità di coprire con efficienza tutti gli esami di primo livello.

Lo schema seguito per il dibattito ha portato infine i candidati a una visione comune per un ultimo punto, la centralità dei comitati: voce dei cittadini, soggetto di collegamento con gli operatori, organi che agiscono per un obiettivo puro e unico: tutelare sempre e comunque i presidi ospedalieri, senza secondi fini.

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