A pochi giorni dalle elezioni regionali della Lombardia, che andranno a decretare il nuovo Governatore e il nuovo consiglio regionale, continua senza tregua la campagna elettorale dei tanti candidati della provincia di Varese, da destra a sinistra. Tanti incontri sul territorio, dibattiti e confronti con i cittadini, le associazioni e le categorie di professionisti.
Tra tante novità e diverse conferme, c’è anche il consigliere regionale uscente, nonché Presidente della Commissione Ambiente e Protezione civile al Pirellone, Luca Marsico, candidatosi tra le fila di Forza Italia, in sostegno ad Attilio Fontana, che siamo andati ad intervistare.
Come sta andando la campagna?
Sto sudando sette camicie come è giusto che faccia un candidato consigliere che si presenta dopo cinque anni di mandato. Sto segnalando quanto è stato fatto per questa terra in questo periodo. Tante le conferme, e mi rendo conto che di cose ne abbiamo fatte molte, a cominciare da un’iniziativa politica della quale mi vanto e di cui vado orgoglioso: la proposta di legge per le ZES (Zone Economiche Speciali, ndr), per tutelare e migliorare la situazione economico-fiscale delle aree di confine, un volano importante per tutto il territorio.
Oltre alle ZES, appunto, quali i punti di forza del mandato del presidente Maroni?
Importante è stata senza dubbio la riforma in campo sanitario, senza dimenticare il lavoro svolto sulla formazione professionale ed in campo ambientale. Come presidente della commissione non credo basterebbero dieci interviste per spiegare quello che abbiamo fatto. Mi fregio, però, del merito relativo all’attuazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, che garantisce alla regione l’autosufficienza di produzione e smaltimento. Sembra un argomento banale, ma invece è strategico. La nostra è una situazione positiva, non come accade in altre regione dove troviamo rifiuti accatastati per mancanza di luoghi dove conferirli. In Lombardia abbiamo tredici inceneritori, insomma un numero importante. Un’altro tema che ho seguito da vicino è stato quello di far avere fondi a tutti i vigili del fuoco volontari presenti in Lombardia, essendo un estimatore delle forze dell’ordine è una cosa che mi ha riempito il cuore di gioia.
Come ha vissuto la scelta di Maroni di non ricandidarsi?
Per noi è stata una grande sorpresa, visto che Maroni ha dimostrato di essere un candidato vincente. Ha operato bene, ma si tratta di una scelta e l’abbiamo accettata. Alla sorpresa, però, si è sostituita la gioia per l’indicazione del nuovo candidato presidente, Attilio Fontana, con il quale condivido lo studio legale da ben ventisei anni. È stata una grande gioia, una persona con la quale ho condiviso tanti anni della mia vita.
Qual è il rapporto con Fontana?
Basta dire che ho celebrato le sue nozze e lui le mie, e che il mio primogenito si chiama Attilio (afferma sorridendo, ndr). Ovviamente sul piano politico, sin dal 1994, ognuno di noi ha fatto le proprie scelte, lui nella Lega ed io in Forza Italia, ed abbiamo portato avanti le nostre attività politiche sempre orgogliosamente.
Come sarà l’ultima settimana di campagna elettorale?
Allo stesso modo di come ho vissuto quella che si è appena conclusa, incontrando amici, associazioni e categorie professionali, per affermare la bontà del progetto di Forza Italia, per sostenere Attilio e per dimostrare a tutto quello che ho fatto finora e quello che farò una volta rieletto.
Qual è la previsione finale sulle regionali e sulle politiche?
È difficile farne, ma con la testa e con il cuore dico Forza Italia. Vinceremo le elezioni sia a Roma, sia a Milano. Solo in questo modo riusciremo a garantire un’unica filiera tra Regione Lombardia e Governo Nazionale. È fondamentale che non vi siano freni su questioni prettamente ideologiche e se governeremo ovunque sarà più facile occuparsi anche dei territori di confine, da Luino e Laveno Mombello fino a Lavena Ponte Tresa e Brusimpiano. Il mio obiettivo è quello di continuare ad essere ponte tra Milano e Luino per ascoltare le esigenze delle comunità e trovare soluzioni ai problemi. Concretamente.
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lavirare ancora al fianco “I” cittadini.