Luino | 14 Febbraio 2018

Elezioni, il centrodestra si riunisce nel Luinese: autonomia e rilancio dei piccoli comuni i punti chiave

In vista del 4 marzo la coalizione fa il punto in un noto ristorante locale. Candiani (Lega): "Vicini al territorio per tutta la legislatura, non solo in campagna"

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Tutela dei piccoli comuni e concretezza nel processo che conduce all’autonomia: questi i temi prioritari nello schema del centrodestra unito, a poco più di due settimane dal voto del 4 marzo. Nella serata di ieri, in un noto ristorante del Luinese, la coalizione che sostiene il candidato alla presidenza Attilio Fontana ha fatto il punto sull’andamento della campagna. Numerosi gli amministratori presenti, destinati a riconfermarsi come protagonisti nello scenario post elezioni.

I sindaci sono i nostri eroi, quotidianamente impegnati nel sostenere le esigenze dei cittadini”, ha affermato Giorgio Ginelli di NCI. Parole confermate anche dal capogruppo di Nuova Frontiera a Luino, Simona Ronchi: “L’esperienza amministrativa aiuta a capire quanto sia importante e utile portare rappresentanti dei cittadini in Regione, dobbiamo darci da fare”. Tanti gli amministratori presenti, sindaci, assessori e consiglieri, tra cui anche altri candidati: Giuseppe Longhin, Andrea Pellicini, Luca Marsico, Laura Frulli e Tiziana Bortot.

Nel corso dei molti interventi è emersa poi un’altra certezza: mantenere le promesse fatte tenendo alla larga le illusioni, il modo migliore per garantire alle realtà locali il giusto spazio. Ad entrare nello specifico, Stefano Candiani, senatore uscente della Lega, ricandidato nel collegio uninominale di Varese: “Il territorio ha in questo momento notevoli punti di forza che necessitano però di un rapporto stretto, da consolidare fuori dalla campagna elettorale e per tutto l’arco della legislatura. I piccoli comuni hanno bisogno di più attenzione – ha sottolineato Candiani -, l’attuale legge di tutela è insufficiente. Si parla di presidi entro i quali agiscono anche tanti volontari. Se si pensa alle revisioni amministrative invece, proviamo ad invertire il rapporto, con fusioni tra grossi comuni. Le piccole realtà sono efficienti anche in termini di spesa.

Dato il contesto, immancabile il riferimento alle aree di frontiera: “Ho presentato nel 2014 un disegno di legge per le Zes (zone economiche speciali) – ha proseguito l’ex sindaco di Tradate -, contenente vantaggi fiscali e occupazionali,  come i cinque anni di esenzione dalle tasse per le imprese, a patto che vengano assunte persone che risiedono nella nostra Regione. Servono nuove opportunità di recupero, come è stato fatto per lo sconto benzina, per venire incontro a quegli imprenditori che rischiano di spostarsi in Svizzera. Il meccanismo è già stato attivato in altre zone del paese e funziona. Impegniamoci ad attuarlo, mettendo da parte le critiche e il pericolo della sterilità nell’ambito delle assunzioni”.

Anche sull’autonomia infine vige un obiettivo di fondo imprescindibile: “Serve attivare i protocolli per entrare nella fase finale del processo – ha concluso Candiani -. Per questa ragione è fondamentale la sincronia tra Regionali e Politiche, arrivando così, dopo il voto, a garantire l’intesa immediata sul punto con il Governo”.

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