Luino | 11 Febbraio 2018

Luino: dalla riqualificazione delle “ex carceri” un museo naturalistico e un ostello?

Il sindaco di Luino: "Amministrazione impegnata su molti fronti, ma si può pensare ad uno studio di fattibilità in vista di partecipare ad eventuali bandi"

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(Eco del Varesotto) Si è svolta, la settimana scorsa, a palazzo comunale, una importante riunione per trattare il recupero del “ex carcere del Comune di Luino” e riqualificazione edilizia in “Museo naturalistico, con annesso ostello”, tra i realizzatori del progetto e il sindaco, Andrea Pellicini.

Il problema sorto precedentemente era già stato trattato in una riunione del 6 giugno scorso ed ora si è concretizzato in un documentato ed esaustivo volumetto dal titolo “Riqualificazione edilizia ‘ex prigioni’ – comune Città di Luino“. Tra i progettisti gli architetti Marco Panchetti Catenazzi e Marco Lanella e l’ingegner Mauro Filippi; tra i collaboratori i geometri Danilo Cambianica e Elisa Maestri. Un particolare ringraziamento al dottor architetto Maria Grazia Noris per il prezioso supporto offerto.

Per la riqualificazione dell’ex carcere, ormai da decenni in disuso ed abbandonato a se stesso, si è pensato di creare un Museo naturale con annesso ostello, così da poter ospitare i visitatori del Museo e della Città di Luino. L’edificio, che si può scorgere all’entrata del comune di Luino sulla destra, provenendo dal ponte sul Tresa, è stato ideato dall’ingegner Noris e, grazie al lascito del signor Berutti, che vuole donare i suoi trofei di caccia grossa, è nata l’iniziativa di riutilizzare questo luogo per incrementare i siti culturali luinesi e riunire tutti questi beni.

Dal progetto si evince che, al piano terra, dove un tempo alloggiavano i carcerati, verranno posizionate le varie teche con esposti animali impagliati provenienti dai 5 continenti e animali autoctoni delle Prealpi e delle Alpi. Al primo piano, dove prima vivevano i secondini, si è convenuto di realizzare un’area comune con sala da pranzo, cucina e i bagni. Nella parte della “cupola”, dove c’era la passerella che i secondini usavano per controllare i detenuti, verranno realizzate dieci camere da letto doppie per un totale di trenta posti più camere per accompagnatoriAll’esterno, dove c’era la “passeggiata” per i carcerati, saranno realizzati i giardini.

Questi i punti fondamentali che appaiono nella relazione tecnico-descrittiva. Nell’accorata lettera che Giampiero Berutti ha indirizzato al sindaco Andrea Pellicini, il 15 novembre scorso, si mette in evidenza l’ importanza del rifacimento totale della copertura dei tetti dello stabile e del possibile affidamento della gestione ad una cooperativa senza scopo di lucro per trent’anni. La gestione sarà così affidata ai vari enti uniti che vorranno collaborare per la realizzazione del Museo con una forma di comodato d’uso gratuito così che, al Comune, rimarrà la proprietà e potrà chiedere i vari contributi banditi dagli enti preposti. “In ogni caso – aggiunge Berutti – ci si può dare da fare e sono certo che di volontari ne troveremo molti, fra gli Alpini, la Protezione Civile, la Musica Cittadina, le varie Associazioni sportive, il CAI, i Carabinieri, i Bersaglieri e gli esercenti attività commerciali. Insomma, ci daremo una mano fra tutti gli interessati al progetto”.

Il sindaco, durante la riunione, ha ricordato come l’amministrazione comunale sia già impegnata su molti fronti, dal terminare i lavori sul Lungolago e a Palazzo Verbania, all’interessamento sull’acquisizione del Cinema Sociale e altri numerosi lavori di ristrutturazione già in corso d’opera ma, certamente, si può già pensare ad un eventuale studio di fattibilità in vista di partecipare ad eventuali bandi provinciali, regionali o europei. A questo punto è chiaro che il tempo è tiranno e tutto il complesso si degrada ogni anno di più.

Questa area chiede di essere riqualificata, abbellita e potenziata. Vale dunque la pena che questo progetto sia reso pubblico al fine di coinvolgere la gente e le forze politiche per un’opera di sicuro impatto storico ambientale della nostra zona.

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Una risposta a “Luino: dalla riqualificazione delle “ex carceri” un museo naturalistico e un ostello?”

  1. Paolo A. Pavan ha detto:

    Va bene per l’ostello. Ma un museo di animali impagliati, per lo più se esotici, oggi è una cosa priva di senso. L’educazione naturalistica si fa con gli strumenti multimediali. Anche nei musei esistenti. Si spenderebbero soldi pubblici per la struttura, per il curatore, per il personale e gli animali rimarrebbero poi lì a coprirsi di polvere.

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