Cuasso al Monte | 22 Gennaio 2018

Il Comitato per l’Ospedale di Cuasso: “Finora nessun progetto di valorizzazione dalla Regione”

I membri si esprimono sulle elezioni regionali: "Gli utenti e i lavoratori di Cuasso hanno assistito troppe volte e con disincanto alle ripetute passerelle elettorali"

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In vista della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, che vedranno cambiare il Governatore di Regione Lombardia, dopo la scelta di non ricandidarsi da parte del presidente Roberto Maroni, e la giunta regionale, anche il territorio si prepara per affrontare al meglio queste settimane che porteranno alle urne, il prossimo 4 marzo.

Così, oggi, a scendere il campo è il Comitato per l’Ospedale di Cuasso, che, facendo riferimento proprio alle regionali, si esprime sulle attività che i politici candidati della provincia di Varese stanno portando avanti, senza dimenticare che Regione “non ha finora risposto anche solo formalmente al progetto di valorizzazione e sviluppo dell’Ospedale presentato da due anni”.

Inoltre, il comitato fa un accenno anche alla nuova linea ferroviaria che arriva fino a Porto Ceresio, percorrendo buona parte di Piambello.

Ecco il testo del comitato.

Si aprono i giochi, l’arena elettorale entra nel vivo delle manifestazioni alla ricerca del consenso. In questo periodo elettorale assistiamo oltre alla demonizzazione degli avversari, ad un’elencazione di promesse poco credibili dalla gran parte dei candidati politici. Ovviamente viviamo con amarezza e distacco queste “favole elettorali” che contribuiscono ad ampliare il clima di confusione già presente tra gli elettori.

Il Comitato per l’Ospedale di Cuasso è in particolar modo attento alle elezioni Regionali in quanto la Sanità rappresenta circa l’80% del bilancio, pertanto concentreremo la nostra attività prettamente sulle elezioni regionali. Le nostre lotte di “resistenza” prima e di “progetto” poi, portate avanti insieme alle istituzioni locali – C.M. e Sindaci, hanno impedito più volte la chiusura del nosocomio cuassese.

Purtroppo il referente principale – Regione Lombardia, nelle persone dell’Assessore alla Sanità e del Presidente – non ha finora risposto anche solo formalmente al progetto di valorizzazione e sviluppo dell’Ospedale presentato da due anni. In campagna elettorale quindi non vorremmo aggiungere alla lunga lista delle promesse anche l’ipotetico “rilancio dell’ospedale”. Nel recente passato abbiamo coinvolto – sul tema del nostro ospedale – i rappresentanti di tutti i partiti presenti nel Consiglio Regionale ottenendo esiti diversi sia nel merito che nell’attenzione. Riteniamo, quindi, che la campagna elettorale non sia il periodo migliore per conoscere ed affrontare seriamente i problemi specifici della sanità.

Gli utenti e i lavoratori di Cuasso hanno assistito troppe volte e con disincanto alle ripetute “passerelle elettorali” che non hanno portato alcun frutto. Invitiamo – per quanto ci riguarda – i candidati ad esimersi dall’ennesimo sterile teatrino, ma, viceversa saremo disponibili con gli stessi ad un confronto veramente costruttivo. Se espressamente invitati parteciperemo riproponendo le nostre idee e la nostra esperienza, disponibili ad un confronto positivo e duraturo oltre il periodo elettorale. Sia chiaro sin d’ora che la Giunta che uscirà da queste elezioni dovrà adempiere ai compiti che la precedente non ha voluto fare, sottraendosi al confronto istituzionale e al rispetto del territorio.

Assistiamo in questi giorni ad una euforia per l’attivazione – con 5 anni di ritardo – della nuova ferrovia italo/svizzera e del ripristino del tratto ferroviario fino a Porto Ceresio. Politici di livello nazionale e regionale hanno presenziato all’inaugurazione avocandosi, con la loro presenza, ognuno la paternità dell’opera. E’ comprensibile la soddisfazione dei sindaci dei paesi che hanno subito disagi di ogni tipo, molto impegnati a contrattare con RFI e Regione Lombardia le rispettive opere di compensazione.

Dobbiamo constatare con rammarico la totale mancanza di una progettualità territoriale rispetto alla nuova infrastruttura che avrebbe dovuto stimolare uno sviluppo socio/economico di tutta la valle comprendendo l’ospedale di Cuasso ubicato esattamente al centro della Comunità Montana del Piambello. Nonostante gli otto anni utilizzati per la realizzazione dell’opera, non è stato affrontato il nuovo piano di viabilità su gomma da intersecarsi con la ferrovia.

Come Comitato abbiamo incontrato il Presidente della Provincia ed abbiamo sottoposto le nostre osservazioni e proposte, indicando l’Ospedale come uno dei più importanti terminali di linea del trasporto pubblico su gomma. Ci è stato riferito che il nuovo piano di riorganizzazione del trasporto su gomma non sarà fruibile prima del 2019!

Ci sono quindi i tempi per ascoltare tutte le proposte del territorio e giungere ad una soluzione utile e condivisa. Ci rammarica sottolineare l’assenza di una visione di insieme da parte degli amministratori e della politica attuale. Auspichiamo che i nuovi eletti facciano proprie queste osservazioni.

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