Luino | 14 Gennaio 2018

Candidature alle elezioni regionali e politiche: inizia una rivoluzione anche per Luino?

Alla luce di alcune indiscrezioni, le scelte degli amministratori luinesi, su probabili candidature, potrebbero modificare completamente il futuro di Palazzo Serbelloni

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Il 4 marzo sarà una giornata storica per l’Italia e per la Lombardia, visto che si terrà l’election day che interesserà milioni e milioni di italiani. Il nostro territorio, così, sarà coinvolto sia per le elezioni regionali che per quelle politiche e, sul tavolo delle segreterie, in questi giorni, ci sono al vaglio diversi nomi papabili per le candidature a più livelli.

E’ stato il Governatore uscente, Roberto Maroni, lo scorso 8 gennaio, ad aprire le danze, annunciando la sua intenzione di non ricandidarsi in Regione Lombardia. Una scelta inaspettata che ha scombinato le carte dei partiti e, a catena, anche i piani dei vari amministratori locali del centrodestra che si stanno giocando una poltrona al Pirellone.

Se da una parte, almeno nell’area Pd del medio-alto Varesotto in regione, i giochi sembrano fatti, con le candidature ormai quasi certe di Paolo Bertocchi, Samuele Astuti e Luisa Oprandi, nel centrodestra la situazione ancora si deve delineare. Diverse le candidature previste in provincia di Varese, tra cui spiccano le conferme di Raffaele Cattaneo (il presidente del consiglio regionale uscente), di Luca Marsico (Forza Italia), Francesca Brianza ed Emanuele Monti (Lega Nord), con tanti altri nomi che verranno ufficializzati entro la settimana ventura. Pochi posti per tanti amministratori che cercano di entrare al Pirellone. Oltre ai vari schieramenti partitici, però, sarà anche la “lista civica Attilio Fontana“, quella legata al candidato Governatore, che potrebbe ribaltare i giochi. Più semplici le candidature che verranno ufficializzate nelle fila del Movimento 5 Stelle, del Grande Nord, che vedrà anche la candidatura di Dario Brunella, e di LeU, che la scorsa settimana ha deciso di non correre con il centrosinistra.

In questo momento sono tante le riunioni tra Varese e Milano per trovare un accordo tra le parti e anche il territorio dell’Alto Varesotto si muove. Uno tra gli amministratori papabili per un’eventuale candidatura (molto più probabile alle regionali che alla Camera dei Deputati, ndr), è l’attuale sindaco di Luino, Andrea Pellicini, area Fratelli d’Italia. Sarà una sfida ambiziosa per il primo cittadino luinese, nel caso si candidasse, perchè dovrà fare i conti con le preferenze, ma sarebbe molto più complesso farsi eleggere a Roma.

Immaginando una potenziale candidatura, e allo stesso tempo un’eventuale elezione di Pellicini negli scranni di Palazzo Lombardia, si andrebbe a creare una situazione delicata anche in comune a Luino. Diverse, infatti, sono le ipotesi che andrebbero a comporsi e che porterebbero ad elezioni anticipate, nel 2019. Quella più probabile vedrebbe l’attuale vicesindaco, Alessandro Casali, andare a ricoprire il ruolo di traghettatore con Pellicini che, in caso di vittoria alle regionali, dovrebbe dimettersi da sindaco per l’incompatibilità. Si andrebbe a votare per le comunali, così, nella primavera del 2019, nella prima data disponibile, per evitare la nomina di un commissario prefettizio, paura che serpeggia a Palazzo Serbelloni.

In questo quadro di fantapolitica, inoltre, prima di parlare delle potenziali candidature per le comunali a Luino, si libererebbe anche un ruolo da assessore in Municipio e un posto in consiglio comunale: se il primo incarico potrebbe vedere premiata la regina delle preferenze del 2015, Laura Frulli, potrebbe tornare nell’assemblea cittadina Mario Contini, primo dei non eletti di “Nuova Frontiera” ed ex consigliere comunale.

Dando per assurdo l’elezione di Pellicini al Pirellone, passiamo in rassegna, infine, il quadro dei possibili competitor per le prossime elezioni comunali: se rumors danno come per ufficiale la candidatura del vicesindaco Casali, nel centrodestra, ancora non è noto se l’attuale amministrazione Pellicini si dividerà (con alcuni assessori pronti a candidarsi a loro volta, ndr) o se, invece, saranno compatti per una nuova vittoria. Diverse, in giunta, le visioni di alcuni assessori sui tanti temi d’attualità e di politica locale, che comprendono anche Comunità Montana Valli del Verbano e Provincia di Varese.

Dall’altra parte, il Pd ancora non si è sbilanciato in merito, anche se, dietro le quinte, sono diverse le possibili alleanze con figure politiche di spessore del territorio. Che possa essere un uomo di partito come Passera a prendere le redini del direttivo? Oppure una figura come quella di Liardo che si è impegnato per il sì al Referendum? E se invece i candidati potrebbero essere proprio quelli passati come Compagnoni, Taldone, Bianchi, Torri o Agostinelli? O magari nuovi outsider o giovani figure politiche fuori dai giochi da tempo?

Il toto liste, compresa quella del Movimento 5 Stelle, con il gruppo dei pentastellati luinesi che da tempo ormai è protagonista della vita politica locale, è ancora prematuro, ma potrebbero esserci tante sorprese. Ad esempio, se ci fosse un candidato sindaco donna, i luinesi lo premierebbero? Sono diversi i nomi che circolano, tra cui personalità conosciute su tutto il territorio.

Il quadro è questo, o meglio, potrebbe esserlo, solo se Pellicini si candidasse e venisse eletto al Pirellone… e se invece, spuntasse all’ultimo qualche candidatura luinese alla Camera dei Deputati, proprio in questa tornata elettorale, e fosse un uomo della Lega vicino al Governatore uscente, Roberto Maroni?

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