Cuasso al Monte | 11 Dicembre 2017

Comitato per l’Ospedale di Cuasso: “Diverse le criticità del trasporto pubblico su gomma”

La richiesta è quella di una la rimodulazione delle tratte su gomma previste per la Valceresio a fronte dell'entrata in servizio della ferrovia

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Nel corso dell’incontro con i responsabili dell’amministrazione provinciale, i rappresentanti del comitato per l’Ospedale di Cuasso hanno esposto le proprie aspettative in merito al sistema di trasporto pubblico su gomma a fronte dell’entrata in servizio della ferrovia, prevista per le prime settimane del mese di gennaio.

Differenti le criticità evidenziate dal gruppo che, attraverso una nota stampa, spiega quali sono i disagi attualmente esistenti nell’ambito del pubblico trasporto che insiste sul territorio dove ha sede la struttura sanitaria. Ecco le carenze rilevate rispetto alle quali è attesa una la rimodulazione delle tratte su gomma. 

“Dopo  la nostra richiesta di incontro con i responsabili dell’amministrazione Provinciale, siamo stati di recente convocati ed abbiamo espresso le nostre aspettative riguardo il nuovo piano di regolamentazione del trasporto pubblico su gomma a seguito dell’imminente entrata in servizio della ferrovia – si apre così la nota del Comitato per l’Ospedale di Cuasso al Monte che mette in evidenza le carenze rilevate sulla rete dei pubblici trasporti -. Il  Presidente Gunnar Vincenzi ha attentamente ascoltato le nostre osservazioni in merito all’attuale gestione che comprende anche il servizio su gomma da e per l’ospedale di Cuasso. Alla nostra richiesta di conoscere il nuovo piano, propedeutico al bando di assegnazione regionale del servizio, ci è stata data conferma che lo stesso verrà istruito, probabilmente, entro gennaio 2018″.

“Riteniamo quindi di poter, per tempo, intervenire per sottoporre le nostre osservazioni e proposte  di seguito esposte – prosegue la nota giunta dal Comitato – . Attualmente possiamo rilevare che: sono state soppresse tutte le corse festive da Varese a Cuasso compreso l’Ospedale; per tutto il periodo scolastico, settembre-giugno, rileviamo un intervallo, dalle 7.10 alle 11.10, senza alcun servizio per l’Ospedale e territorio; è stata modificata la corsa delle 12.40, che, anziché partire dall’Ospedale, parte da Cavagnano; rileviamo, essendone a conoscenza, che alcune corse verso l’Ospedale creano enormi disagi per l’utenza del comune di Cuasso al Monte, poiché transitano in anticipo di 10/15 minuti rispetto all’orario esposto”.

“Di questi disagi – spiegano ancora i membri del Comitato – sono state fatte segnalazioni documentate alla ex Giuliani&Laudi e Autolinee varesine, purtroppo senza risoluzione del disservizio. Ferma restando l’importanza dei servizi offerti a studenti e cittadini, si rilevano orari non compatibili con le turistiche dei lavoratori che prestano servizio in Ospedale. In particolare ci riferiamo al turno del mattino che inizia alle 7 e termina alle 15. Ci risulta alquanto strano che durante le riunioni propedeutiche alla stesura del nuovo piano, alla presenza dei sindaci, queste osservazioni non siano state portate al tavolo. La nuova ferrovia, tanto attesa, dovrebbe permettere la rimodulazione delle tratte su gomma privilegiandone  l’utilizzo per i paesi che non sono adiacenti alla ferrovia stessa evitando possibilmente doppioni di servizi sulla stessa tratta. L’Ospedale di Cuasso che si trova esattamente al centro della Comunità Montana del Piambello è l’unica struttura pubblica con capolinea dei pullman all’interno della stessa, nonostante i limiti sopra esposti. Cogliere quindi l’opportunità, offerta dall’entrata in funzione della nuova ferrovia, per valorizzare i servizi socio sanitari e un grande patrimonio pubblico ambientale all’interno del P.L.I.S. delle 5 Vette.

“Proponiamo quindi che quanto sopra esposto possa essere spunto per una riorganizzazione importante dei servizi per il nostro territorio – si legge nella conclusione della nota – rimarcando la peculiarità del nostro ospedale per tutta una popolazione di oltre 70.000 persone. In particolare: il ripristino delle corse festive; la copertura degli intervalli privi di servizio; la coincidenza e la connessione con le stazioni ferroviarie di valle; la certezza del rispetto degli orari del servizio”.

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