Milano | 27 Settembre 2017

RSA di Agra, da Regione Lombardia: “Crisi causata solo da scelte proprietà”

Gli assessori Giulio Gallera e Francesca Brianza: "Regione pronta a valorizzare la struttura in contesto legge 23/2015"

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Stiamo seguendo con molta attenzione e preoccupazione l’evoluzione della vicenda che riguarda la struttura Albertini Vanda di Agra. Una struttura che oggi ospita circa 50 persone con 54 operatori e che oggi rischia di chiudere solo a causa delle scelte della proprietà. Sulla contrattualizzazione dei posti, la posizione ufficiale di Regione Lombardia è sempre stata molto chiara e univoca. Oggi, in un contesto evoluto della legge regionale 23/2015 e alla luce delle possibilità che la legge sta aprendo a tutte le strutture sul territorio, siamo pronti a valutare una possibile valorizzazione delle attività che questa struttura potrebbe offrire”. Lo ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia in merito alla notizia della chiusura dell’RSA Albertini Vanda di Agra, dopo le parole del sindaco Andrea Pellicini di questa mattina.

La vicenda dell’Albertini Vanda – ha spiegato l’Assessore al Welfare – desta molte preoccupazioni per le possibili ricadute di carattere occupazionale a livello locale e di risposta sociosanitaria alle necessità del territorio che soddisfaceva. La struttura rappresenta per Regione Lombardia un presidio di particolare interesse in quanto collocata in un comune montano, all’ingresso di una valle caratterizzata da difficoltà di accesso e di servizi. Da qui l’attenzione alla struttura, quale elemento di prossimità per i soggetti fragili residenti in un contesto disagiato quale quello montano”.

“Già in una comunicazione in giunta del 2015 – ha aggiunto l’assessore alla sanità – si era progettato per la struttura un percorso di sperimentazione di un Centro Multiservizi Montano per la Persona. In questi anni, la proprietà dell’Albertini Vanda invece di aderire alle proposte di Regione, con grossi rischi di impresa, ha preferito seguire altre strade non compatibili con le attuali regole di contrattualizzazione. Sì è quindi concentrata su percorsi giudiziari che, con riguardo alla fase cautelare, si sono conclusi lo scorso 13 settembre con un’ordinanza del TAR Milano che ha rigettato le richieste di contrattualizzazione dei posti letto”.

“Conclusa la fase giudiziaria – ha sottolineato Francesca Brianza, assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione sociale di Regione Lombardia – nel quadro di quanto previsto dalla Legge regionale 23/2015 e consapevoli dell’importanza che i territori e i suoi presidi rivestono come reale riferimento e concreta risposta ai bisogni dei cittadini, una struttura come quella della Albertini Vanda potrebbe sicuramente aprirsi a nuove possibilità a favore del territorio, offrendo un servizio flessibile e di prossimità, strada che si è in più occasioni prospettata.

“Oggi – hanno concluso i due assessori regionali – ci auguriamo che la chiusura della vicenda giudiziaria da un lato, e le possibilità che la legge 23/2015 offre dall’altro, consapevoli della particolarità del territorio montano in cui opera l’Albertini Vanda, possano portare ad un dialogo ed un confronto differente, vedendo sicuramente Regione Lombardia disponibile a rispondere, anche in modo innovativo, ai bisogni peculiari del territorio”.

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Una risposta a “RSA di Agra, da Regione Lombardia: “Crisi causata solo da scelte proprietà””

  1. Lino Casoli ha detto:

    Ma vi rendete conto quante parole e incontri Nessuno sa o può prendere in mano le redini per capire l’origine e le decisioni del TAR

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