Castelrotto | 20 Settembre 2017

Avevano tentato una rapina a Castelrotto nel 2015, confermate le condanne degli arrestati

La banda era stata sgominata grazie ad una grande operazione congiunta della Polizia di Stato italiana e le forze dell'ordine elvetiche

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Aveva creato molto scalpore tra i frontalieri, i cittadini dell’Alto Varesotto e ticinesi, la chiusura dei valichi nelle dogane di Ponte Tresa e Cremenaga la mattina del 16 ottobre 2015, quando un’operazione congiunta della Polizia di Stato Italiana, della Squadra Mobile di Milano, della Polizia Cantonale e della Guardia di Confine aveva portato a sgominare una banda italiana di diverse persone a Castelrotto, composta da uomini tra i 25 e i 50 anni.

Sei erano stati gli arresti per la tentata rapina a un portavalori proprio nei pressi del piccolo borgo ticinese. Oggi, però, da quanto si apprende da Rsi, è arrivato il definitivo verdetto da parte della Corte di appello, che ha confermato quasi in toto la sentenza di primo grado emesso alle Assise Criminali.

Il gruppetto, che fu trovato in possesso di diverse armi tra cui un mitra, ha visto indagati ed arrestati diversi uomini italiani, già noti alle forze dell’ordine. I cinque imputati, visto che altri due hanno rinunciato al ricorso, sono stati riconosciuti colpevoli della tentata rapina aggravata. La Corte ha leggermente ritoccato le pene: la più pesante, inflitta ai due ideatori del colpo, è passata da tre anni e nove mesi a tre anni e sei mesi. La più clemente è stata invece fissata in tre anni, anziché tre e mezzo.

(Foto © Ticinonews.ch)

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