Brezzo di Bedero | 3 Agosto 2017

Via le deleghe alla cultura per le assenze, consigliere di maggioranza contro sindaco

Il 23enne Paolo Berti non ci sta e, dopo aver ricevuto decreto di revoca delle deleghe a cultura e relazioni con associazioni, interviene duramente. Ecco le sue parole

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Dopo aver ricevuto il decreto di revoca delle deleghe alla cultura e al rapporto con le associazioni, da parte del sindaco Maria Grazia Campagnani, a causa delle numerose assenze, il consigliere di maggioranza, quindi eletto tra le fila della prima cittadina, Paolo Berti, esprime il disappunto e lo fa per mezzo stampa.

Negli scorsi giorni, infatti, la lettera consegnata al consigliere Berti ha creato polemiche e per questa ragione si è affidato ai giornali per raccontare la sua opinione in merito. Berti è stato assente in tre consigli comunali (ndr, 27 marzo, 2 maggio e 29 maggio) per ragioni di studio. “Permanendo in modo fisso nella città di Alessandria per alcuni mesi – spiega il giovane Berti -, vista la distanza, non è stato possibile recarmi a Brezzo di Bedero nei giorni di convocazione dei consigli comunali. Non mi sembra, però, che la mia assenza abbia potuto in alcun modo rallentare l’azione amministrativa, tanto da pregiudicare la mia nomina da Consigliere delegato alla cultura e al rapporto con le associazioni. Tengo a sottolineare, però, che sabato sono sempre stato presente sul territorio e sempre in contatto con i cittadini”.

“Il vero problema che si dovrebbe porre, signor Sindaco – continua Berti -, è che, purtroppo, gli uffici comunali al sabato mattina sono chiusi, a differenza delle passate amministrazioni comunali, nelle quali il sindaco e alcuni assessori e/o Consiglieri comunali erano sempre presenti per ascoltare i cittadino, nel caso esso non si potesse recare al Municipio durante i giorni feriali. Questo fatto, oltre che costituire un evidente disservizio alla Comunità, ha anche costituito un ostacolo alla mia operatività. Ricordo al Sindaco che l’apertura degli uffici comunali al sabato mattina era anche un obiettivo del programma elettorale, nel quale si diceva che se ne sarebbe valutata l’apertura: purtroppo la valutazione non ha portato risultati utili”.

“Nella sua comunicazione, inoltre, il sindaco dice testualmente che io avrei ‘più volte manifestato di essere in contrasto con le linee programmatiche di mandato’, ponendomi ‘in contrasto sia con le scelte politiche-programmatiche del Sindaco che con quelle gestionali dell’Ente’. A tal riguardo posso affermare – spiega ancora il giovane consigliere di maggioranza -, senza paura di essere smentito da alcuno, che ho più volte, a dimostrazione del contrario, difeso l’operato dell’attuale Amministrazione comunale, lodando l’operato e la conoscenza della materia amministrativa del Vice-sindaco e l’esperienza e la presenza sul territorio, costante e operativa, dell’assessore: a loro, anche in questa sede, rinnovo la mia stima e i miei complimenti per il lavoro svolto fino a questo punto del mandato affidatogli dagli elettori.

Ho invece criticato la poca vicinanza e il poco sostegno, non solo economico verso la cultura. La cultura, a Brezzo di Bedero, da sempre, è stato il fiore all’occhiello del nostro Comune e le passate Amministrazioni comunali l’hanno sempre sostenuta, Amministrazioni, a mio avviso, dalle quali, dovreste solo trarne insegnamento. Critico l’utilizzo insensato del Centro culturale “Casa Paolo”, che non è più un Centro di cultura, ma è diventato una sala data in affitto a chiunque (Cittadini residenti e non-residenti), voglia festeggiare un compleanno, un Battesimo e così via… Tutto questo lo considero irrispettoso della volontà di Paul Baumgartner, la cui moglie donò gentilmente l’immobile, il suo prezioso strumento musicale (un pianoforte Bechstein del 1902), la Sua consistente biblioteca, al Comune di Brezzo di Bedero nel 1981 per farne un Centro culturale“.

La donazione del suo patrimonio è modale, cioè indica la destinazione d’uso voluta nell’atto notarile e accettata (in sede di Consiglio comunale) dall’Amministrazione comunale. Sembra normale, ancora, avere (contro il mio parere contrario, prima che mi venisse revocata la delega alla cultura) stipato i libri della ex Biblioteca Civica (da lei voluta smantellare, non si sa per quale ragione…) e i libri della preziosa Biblioteca Baumgartner (che è costituita da libri autografati da importanti compositori/musicisti del XX secolo) in scatoloni in un magazzino del Comune, dove sicuramente non vengono conservati nella condizione più idonea alla loro corretta? Questi libri sono patrimonio della collettività di Brezzo di Bedero e devono essere conservati nella maniera migliore“.

Malgrado sia stato estromesso dal settore culturale del paese, anche da privato cittadino e da consigliere comunale non delegato, mi occuperò sempre di cultura e sarò sempre di sostegno alle persone e alle associazioni che operano sul territorio comunale a favore della cittadinanza e della valorizzazione di Brezzo di Bedero. Lo farò come, d’altronde, ho sempre fatto negli scorsi anni. Non solo, vigilerò sul Centro culturale Casa Paolo, su tutto quanto riguarda la cultura e su ogni aspetto della vita del paese. Non mancherò di segnalare al consiglio comunale tutte le mie perplessità e i miei dubbi sul vostro operato futuro”.

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