Lavena Ponte Tresa | 15 Luglio 2017

“Acqua non potabile”, le richieste di Legambiente Valceresio ed i chiarimenti dell’amministrazione

L'ordinanza emessa dalla giunta di Lavena Ponte Tresa lo scorso 15 giugno, le richieste di Legambiente Valceresio e la risposta degli uffici comunali

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A seguito dell’ordinanza emessa dal sindaco Massimo Mastromarino lo scorso 15 giugno, riguardante la necessaria bollitura dell’acqua destinata al consumo umano, seguita alla rilevata presenza di valori non conformi nel corso dei controlli effettuati, Legambiente Valceresio Onlus il 22 giugno aveva scritto all’amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa una missiva per una richiesta di chiarimento. Ieri la risposta degli uffici comunali, ma ecco la ricostruzione della situazione.

Nella lettera inviata al comune da parte di Legambiente Valceresio, oltre alla richiesta di spiegazioni rivolte sia al primo cittadino, che all’assessore ai servizi e al responsabile dell’Ufficio tecnico, si chiedeva di mettere mano ad ogni possibile procedimento per garantire alla popolazione la fornitura di acqua salubre e batteriologicamente pura. Inoltre, Legambiente ricordava che “la mancata erogazione di acqua potabile comporta un risarcimento del danno agli utenti, come stabilito dalla sentenza di Cassazione n. 2182/16 del 4 febbraio 2016, oltre che una riduzione del canone dovuto per il servizio di depurazione. Fidando che saranno messe in opera immediatamente gli opportuni correttivi, porgiamo distinti saluti”.

La risposta del comune. “L’ordinanza era stata emanata in via precauzionale a tutela della pubblica incolumità, poichè, a seguito di analisi interne sulla potabilità delle acque in data 13 giugno, era emersa un’anomalia nei parametri qualitativi delle acque destinate al consumo umano. Dopo verifica dell’impianto da parte delle ditte manutentrici dell’acquedotto, ditte specializzate e con esperienza decennale nel campo, sono state rilevate delle criticità sull’impianto di clorazione al Bacino Redondo, problematiche che sono state risolte, e in fase di risoluzione si è inoltre provveduto anche al potenziamento dell’impianto stesso. Successivamente agli interventi in data 4 ed 11 luglio, sono stati effettuati nuovi campionamenti in punti diversi del paese. I risultati dalle prove pervenute al protocollo comunale hanno confermato il ripristino dei parametri di qualità delle acque nei limiti della normativa vigente e, pertanto, l’amministrazione comunale ha revocato l’ordinanza sulla bollitura dell’acqua”.

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