31 Maggio 2017

Donne e cibo: le millennial buone forchette, ma le over 35 sono le più attente

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(askanews) – Le donne e il cibo, un rapporto cambiato nel corso delle generazioni, che a partire dagli anni 70 ha visto affermarsi un modello di riferimento estetico che lentamente sta cedendo il passo a approccio più salutista. A raccontare le tendenze al femminile in fatto di alimentazione una ricerca Doxa per UnaItalia che ha messo a confronto le millenial con le over 35.

Donne e cibo: le millennial buone forchette, ma le over 35 sono le più attente. La fotografia è di giovanissime più rilassate nel rapporto col cibo, il 47% delle quali si definisce una buona forchetta e con una spiccata passione per i fornelli (31%), contro le over 35% più attente alla propria alimentazione e alla qualità. In generale, però, le italiane si raccontano come delle buongustaie che non si lasciano condizionare troppo dai sensi di colpa, se è vero che il 65% delle donne, di ogni generazione, si dichiara soddisfatta della propria forma fisica anche se perderebbe qualche chilo di troppo.

“Sembra che le donne abbiano un approccio un po’ più sereno oggi rispetto a quello che era fino a qualche anno fa – ci ha detto Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus biomedico di Roma -. C’è purtroppo, però, una tendenza ad avere paura del cibo e questa è una cosa da superare dando informazioni corrette perchè c’è una tendenza a credere che ci sono alimenti da demonizzare, ma così rischiamo di restringere la gamma delle scelte alimentari e questa non è una cosa salutare”. Cambiano le paure, dunque: oggi a detta del professor Piretta le donne rischiano di diventare “schiave di un’alimentazione ipersalutista”. E il dilagare di malattie come l’ortoressia ne è una prova.

A parole, però, le donne, di tutte le età, si dicono attente a seguire una dieta Mediterranea, equilibrata e completa, con un consumo di frutta e verdura quotidiano (nel 70% dei casi), e un apporto equilibrato di carboidrati complessi (una su due mangia pane tutti i giorni e una su tre consuma la pasta quotidianamente) e proteine animali. Proprio in quest’ultimo caso, nonostante l’avanzata di scelte vegetariane o vegane, il 90% delle donne dice di continuare a portare in tavola la carne, anche se in quantità ridotte. E tra le carni a farla da padrone sulle tavole delle donne è il pollo, preferito dalla maggior parte di esse, perchè capace di coniugare gusto e forma fisica: sette su 10 lo mangiano una volta a settimana, il 19% fino a 3-4 volte: “La carne bianca, in particolare quella di pollo è una carne molto salutare perchè è foriera molti pochi grassi e molte proteine nobili – ha spiegato Piretta – e non c’è nessuno studio che abbia messo in correlazione il consumo di pollo con patologie o un maggior rischio di patologie, quindi una carne estremamente sicura, purtroppo si ha paura a mangiare la carne perchè girano voci di antibiotici, ormoni, ma questo è assolutamente sbagliato”.

Complice una informazione che viaggia prevalentemente, ma non solo, su web e social network, la carne di pollo è ancora oggi oggetto di pregiudizi nutrizionali: il 72% delle donne ritiene contenga ormoni per la crescita e il 66% residui di antibiotici, informazioni bollate con bufale dal direttore di UnaItalia, Lara Sanfrancesco: “Il più grande falso mito che continua ad aleggiare sul pollo è che contenga ormoni, è falsissimo: è vietatissimo dalla legge utilizzare ormoni e in più nel pollo non avrebbero nessun tipo di effetto”. “Un’altra fake news di cui siamo vittime come settore – ha aggiunto Sanfrancesco – è che siano imbottite di antibiotici: anche questa è una notizia falsa: nel pollo non ci sono antibiotici e se si usano lo si fa a scopo curativo dietro diagnosi di veterinario e dal momento in cui parte la trasformazione deve essere passato un tempo minimo di legge affinché l’animale abbia smaltito il farmaco”.

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