4 Aprile 2017

Via libera da Regione Lombardia alla mozione sulla chiusura notturna del valico di Ponte Cremenaga

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Via libera oggi alla mozione sulla chiusura notturna della frontiera di Ponte Cremenaga da parte di Regione Lombardia. Il consigliere forzista Luca Marsico: “Attenderò, con i sindaci di frontiera, di visualizzare i dati dopo questi sei mesi sperimentali di serrata notturna delle dogane”. Il segretario del Pd Lombardo, Alessandro Alfieri: “Stupisce invece l’atteggiamento della Lega Nord, piuttosto che stare al fianco dei venti sindaci dei Comuni di confine, che hanno manifestato sabato sera contro la chiusura dei valichi, applaude alla decisione svizzera”.

Venti sindaci del Piambello contro la chiusura del valico di Cremenaga, sit-in in dogana

Via libera da Regione Lombardia alla mozione sulla chiusura notturna del valico di Ponte Cremenaga. Approvata, nel corso della seduta odierna di Consiglio regionale, la mozione volta a chiedere un impegno al Presidente della Giunta regionale per un intervento diplomatico del governo italiano rispetto alla chiusura notturna, sperimentale e per sei mesi di tre valichi di confine fra la Svizzera e l’Italia tra cui quello presente nel comune di Ponte Cremenaga. Primo firmatario e promotore il consigliere regionale varesino Luca Marsico.

“Di fronte alla asserita motivazione legata alla sicurezza nazionale che ha portato a questa serrata notturna delle frontiere, sarò curioso di attendere, con i sindaci di frontiera, l’esito di questo bizzarro esperimento che sembra riportare indietro di alcuni anni le lancette degli orologi che hanno scandito il tempo della collaborazione transfrontaliera. Il rapporto svizzero della Commissione delle Istituzioni politiche riunitasi il 20 ottobre 2014 per esaminare la mozione n°14.3035 che prevedeva la chiusura notturna dei valichi secondari fra Svizzera ed Italia evidenziava, nelle considerazioni conclusive, come la misura proposta nel testo del provvedimento fosse in parziale contrasto con l’Accordo di Schengen. Oltre al merito vi è poi una conclamata questione di mancato rispetto da parte di Berna di un doveroso confronto con le autorità italiane – rimarca Marsico – dato che nel predetto rapporto svizzero si fa pure cenno a soluzioni trovate con le autorità francesi rispetto al Cantone di Ginevra perché non si è agito così pure e nel caso italiano? Qual è il disvalore dell’Italia rispetto alla Francia? Non si tratta soltanto di una questione di orgoglio nazionale o regionale ma il punto focale è che i cittadini coinvolti nel disagio sono lavoratori residenti nella nostra Regione Lombardia”.

Le parole del segretario Pd lombardo, Alessandro Alfieri. No, preannunciato, della Lega, ma mozione approvata, questo pomeriggio, in Consiglio regionale, contro la chiusura, durante l’orario notturno, dei tre valichi di Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga, decisa dal Consiglio Federale svizzero. “Non è l’unico provvedimento preso in maniera unilaterale da parte della Confederazione elvetica negli ultimi anni. Ecco perché il Consiglio regionale deve prendere posizione in maniera chiara, al fine di ripristinare procedure condivise fra i due Paesi”, ha ricordato Alessandro Alfieri, consigliere regionale e segretario regionale del Pd, firmatario della mozione. “Abbiamo tutto l’interesse a confermare un clima di collaborazione tra i due Stati e in particolare tra organismi giudiziari, forze dell’ordine e amministrazioni comunali di confine, per migliorare il presidio del territorio e la sicurezza delle comunità locali – ha aggiunto il segretario Pd –. Le decisioni non prese in maniera condivisa non aiutano a cogliere questi obiettivi”. Alfieri conclude: “Stupisce invece l’atteggiamento della Lega Nord che piuttosto che stare al fianco dei venti sindaci dei Comuni di confine, che hanno manifestato sabato sera contro la chiusura dei valichi, applaude alla decisione svizzera”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

I commenti sono chiusi.

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127