25 Gennaio 2017

Trump: “Gran giorno per la sicurezza Usa: al via la costruzione del muro con il Messico”

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“Grande giorno per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!”. E’ quanto ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciando per oggi la firma di un ordine esecutivo che aprirà la strada alla edificazione di una barriera al confine meridionale.

Trump: "Gran giorno per la sicurezza Usa: oggi inizieremo la costruzione del muro con il Messico"

(loccidentale.it)

Trump: “Gran giorno per la sicurezza Usa: oggi inizieremo la costruzione del muro con il Messico”. Nella stessa occasione, scrive il Washington Post, Trump firmerà ordini per dare il via a un giro di vite sulle “città santuario”, dove gli amministratori locali si sono rifiutati di consegnare gli immigrati irregolari per l’espulsione, oltre a una direttiva per bloccare l’arrivo di profughi non solo dalla Siria ma anche da altri Paesi a maggioranza musulmana considerati “esposti al terrorismo”. Il tweet di Trump arriva a poche ore da un incontro, programmato per oggi, con una delegazione ministeriale del presidente Enrique Peña Nieto, per discutere del North American Free Trade Agreement (Nafta), il trattato di libero scambio fra Washington, Città del Messico e Ottawa.

Trump intransigente su due punti nel vertice CELAC. Il presidente messicano, che ha annullato all’ultimo minuto la partecipazione al vertice della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) nella Repubblica Dominicana per “motivi interni di ordine del giorno”, ha dato indicazione ai delegati – il ministro degli Esteri, Luis Videgaray e quello dell’Economia, Ildefonso Guajardo – di mostrarsi disponibili alla trattativa. Senza, però, transigere su due punti: il rispetto dei diritti umani degli irregolari rimpatriati e la libertà di rimesse di denaro degli emigrati.

I federali in soccorso dei sindaci. E nella notte Trump trova il tempo di inviare un altro tweet per occuparsi dell’ondata di violenza nella città dell’Illinois: “Se Chicago non ferma l’orribile carneficina in atto, manderò i federali”, scrive il presidente Usa. che attacca il sindaco democratico della città Rahm Emanuel, che aveva seguito alla Casa Bianca Barack Obama come capo dello staff nel primo mandato. Già nelle scorse settimane Trump aveva suggerito misure del genere a Chicago dove, ha ricordato nel tweet di ieri, dall’inizio dell’anno vi sono state 228 sparatorie e 42 omicidi. “Se il sindaco non ha la forza, deve chiedere l’aiuto federale”, aveva twittato il 2 gennaio scorso. E durante la campagna elettorale aveva detto che dalla polizia di Chicago gli era stato assicurato che potrebbero mettere fine alla violenza “in una settimana” se gli fosse permesso di seguire una “linea molto più dura di quella adottata adesso”. (ADNKRONOS)

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