L’operazione “Black Pallets” della Guardia di Finanza di Luino ha smascherato due imprese completamente sconosciute al fisco, che hanno emesso fatture false per 11 milioni di euro ed un’evasione fiscale da oltre 6 milioni. Cinque le persone denunciate per reati fiscali.
Luino, la GdF smaschera due imprese sconosciute al fisco. Evasione per oltre 6 milioni di euro. I militari della Guardia di Finanza di Luino, nell’ambito dell’attività Istituzionale volta a contrastare l’economia sommersa, con particolare riferimento all’evasione e alle frodi fiscali, hanno concluso un’attività di polizia tributaria nei confronti di due imprese operanti nel settore della commercializzazione di bancali per stoccaggio e trasporto merci.
Le indagini dei finanzieri, guidate dal capitano Alberto Potenza. Le Fiamme Gialle, a seguito di una specifica attività di analisi basata sullo studio dei contribuenti connotati dai più elevati elementi di rischio di evasione, unitamente ad un’attività di intelligence e di controllo economico del territorio, hanno individuato due imprese individuali operanti nel varesotto, completamente sconosciute al Fisco. L’attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialli luinesi, mirata alla puntuale ricostruzione del reddito complessivo conseguito dalle due imprese, attraverso l’analisi della documentazione rinvenuta, dei molteplici rapporti di conto corrente e di operazioni extraconto, ha permesso di accertare una rilevante evasione fiscale attuata mediante l’emissione di false fatturazioni per 11 milioni di euro, l’omessa dichiarazione di redditi per oltre 6.500.000 euro nonché un’IVA sottratta alle casse dell’Erario per oltre 3.000.000 di euro.
Tali condotte fraudolente hanno determinato un mancato versamento di imposte (IRES ed IVA) per oltre 6.000.000 di euro. Oltre ai titolari delle due imprese verificate sono risultati coinvolti ulteriori tre soggetti, i quali a vario titolo hanno utilizzato le false fatture emesse. Complessivamente, cinque persone sono state denunciate alla competente Procura della Repubblica per le violazioni di infedele/omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, nonché per occultamento o distruzione della documentazione amministrativo contabile.
L’esito dell’attività appena ultimata è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate unitamente alla richiesta dell’adozione delle misure cautelari reali a garanzia del credito erariale. E’ stata avanzata all’A.G. una richiesta di sequestro preventivo, sul patrimonio degli indagati per un valore di oltre 6 milioni di euro frutto e/o provento delle attività illegali poste in essere.
La complessa attività appena conclusa dalla Guardia di Finanza si inserisce nel costante contrasto alle frodi fiscali e a quei fenomeni di evasione più gravi e pericolosi, che costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economicofinanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti ai bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese che operano nella piena e completa osservanza della legge.
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