2 Novembre 2016

Nuove scosse di terremoto, 22mila gli sfollati. Renzi: “Ricostruiremo tutto”

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Proseguono le scosse di terremoto nelle zone di Marche e Umbria già duramente colpite dal sisma. Dopo la mezzanotte sono state decine le scosse: la più forte di magnitudo 3.5 – registrata dall’Ingv stamattina alle 7.08 – e i comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Pieve Torina, Fiordimonte e Pievebovigliana, nel maceratese. Poco prima, alle 7.07, un’altra scossa di magnitudo 3.4: in questo caso i comuni più vicini. Ecco la situazione.

ANSA/Matteo Guidelli

ANSA/Matteo Guidelli

Nuove scosse di terremoto, 22mila gli sfollati. Sono oltre 22mila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. Lo riferisce il Dipartimento di Protezione civile. In particolare, sono quasi 15.400 le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, quasi 14mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, oltre 1.400 invece in strutture alberghiere o agriturismi sul territorio. Sono, poi, circa 6.700 le persone accolte presso le strutture alberghiere: seimila di queste sono alloggiate lungo la costa adriatica mentre poco meno di settecento sono quelle alloggiate nelle strutture ricettive individuate in Umbria. Infine, circa duecento persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.

Nella regione Marche sono circa 17.500 gli assistiti: circa 11.000 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 70 in tenda, 900 in strutture ricettive sul territorio e oltre 5.500 negli alberghi della costa. Nella Regione Umbria sono oltre 3.300 gli assistiti: circa 2.400 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 80 in tenda, poco meno di 200 in strutture ricettive sul territorio e circa 700 negli alberghi in altre località della regione.

Nella Regione Lazio sono poco più di 800 gli assistiti: 170 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 50 in tenda, poco più di un centinaio in strutture ricettive sul territorio e circa 500 negli alberghi della costa adriatica. Nella Regione Abruzzo, infine, sono oltre 500 gli assistiti, più di 300 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e i restanti in strutture ricettive in ambito comunale.

E ieri mattina una forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.8, è stata avvertita alle 8:56 tra Marche e Umbria. Il sisma si è sentito distintamente ad Ancona e Perugia e anche in alcuni quartieri di Roma. Ed e’ continuato anche la scorsa notte lo sciame sismico successivo alle scosse – la più importante quali di magnitudo 6.5 alle 7.40 del 30 ottobre – che la scorsa settimana hanno devastato una parte dell’Italia centrale, in un’area compresa tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Le scosse della notte sono state di magnitudo compresa tra due e tre, e solo alcune hanno superato quest’ultima soglia; diverse sono state avvertite dalla gente.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri è stato a Preci (Perugia), uno dei paesi dell’epicentro del terremoto. Il premier ha partecipato in forma privata ad una messa per la festività di Ognissanti, celebrata all’aperto dal vescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo. Presenti anche il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il sindaco Pietro Emili. “C’è un’emergenza della ricostruzione. Ci vorrà tempo e ce la faremo, non c’è la bacchetta magica. Ma lo faremo, anche se ci vorrà tanto tempo“, ha detto Renzi. “Oggi a Preci. Ho portato ai nostri connazionali l’affetto di tutti noi, nessuno escluso. Ci rialzeremo, noi siamo l’Italia”: ha scritto in serata su Twitter il premier, che pubblica sui social network le foto dell’incontro con alcuni degli sfollati, “da Viola che ha due mesi fino a Emilia che ha 103 anni”. “Ricostruiremo tutto, tutti insieme. Ci vorrà tempo e tenacia, ma lo faremo”, ribadisce il premier su Facebook.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà nelle zone del terremoto, anticipando il rientro da Israele. (ANSA)

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