Le cellule staminali, addestrate in vitro, sono in grado di stimolare il ripristino di facoltà e tessuti danneggiati da un ictus o da una ischemia celebrale. Una ricerca italiana apre a nuovi orizzonti di cura.
Ricerche italiane. La ricerca nel campo delle cellule staminali affretta ogni giorno di più il proprio passo ed è bello sottolineare come molte delle ultime scoperta abbiano radici italiane. Una di queste viene dall’Istituto San Raffaele di Milano dove i ricercatori hanno addestrato in vitro cellule staminali capaci di stimolare il ripristino di facoltà e tessuti danneggiati da ictus o ischemia celebrale. Tra i danni più pesanti che un ictus od una ischemia celebrale comportano nel cervello vi è senza dubbio quello di rendere impossibile per le cellule superstiti di produrre una particolare sostanza, il fattore di crescita dell’endotelio vascolare, che, tra i suoi compiti, ha anche quello di ripristinare i tessuti danneggiati mitigando gli effetti della patologia a livello cognitivo e motorio.
La programmazione delle cellule e il Congresso Internazionale. I ricercatori hanno perciò programmato le cellule staminali, istruendole a raggiungere autonomamente il cervello una volta iniettate nel sangue ed a stimolare la produzione del fattore di crescita dell’endotelio vascolare permettendo in questo modo la riparazione dei tessuti coinvolti e danneggiati. Un nuovo passo per la ricerca sulle cellule staminali in uno dei campi più complicati, quello legato al cervello, per l’altissima specializzazione delle cellule che in esso operano. Di ricerca e delle prospettive future si parlerà a Padova dal 16 al 18 novembre con l’attesissimo 3° Congresso Internazionale sulla ricerca e le cellule staminali. Il convegno, che si terrà negli spazi del Caffè Pedrocchi al centro di Padova, sarà l’occasione per scienziati di tutto il mondo di confrontarsi sullo stato dell’arte e di discutere sugli scenari futuri.
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